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2. introduzioni – 16 FEBBRAIO 2025 6ª DOMENICA T.O.

16 FEBBRAIO 2025

6ª DOMENICA T.O.

BEATI VOI

PRIMA LETTURA

Maledetto chi confida nell’uomo; benedetto chi confida nel Signore.
Utilizzando immagini forti, tipiche della sua predicazione, il profeta mette  confronto i due atteggiamenti: quello di ci confida solo nelle proprie forze e quello della fede nel Signore che sarà l’unico a dare frutti duraturi.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 1

Il salmo 1, che apre il libro dei salmi, riprende la predicazione di Geremia per riaffermare la scelta coraggiosa ma carica di futuro che i giusti devono fare: radicarsi nel signore.

SECONDA LETTURA

Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede.
Al centro del messaggio di Paolo c’è la certezza della risurrezione del Signore, garanzia della vita eterna che sostiene le scelte evangeliche di ogni giorno.

VANGELO

Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.
In questo brano del vangelo di Luca, Gesù affianca le beatitudini, rivolte in modo molto più concreto a chi vive nella povertà, nell’indigenza e nel dolore, ai “guai” vero chi crede di poter vivere e godere in questa vita, senza rispondere al proprio destino ultraterreno con responsabilità, giustizia e condivisione.

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2. introduzioni – 9 FEBBRAIO 2025 5ª DOMENICA T.O.

9 FEBBRAIO 2025

5ª DOMENICA T.O.

VOCAZIONE E RISPOSTA

La liturgia di oggi ci presenta tre uomini, il profeta Isaia, Paolo di Tarso e Simon Pietro, che sono stati chiamati da Dio. Nessuno di loro ha potuto scegliere quando ricevere questa chiamata e tutti, nel momento in cui essa è arrivata, si sono sentiti impreparati e indegni a riceverla.
Quello che hanno potuto decidere, però, è cosa rispondere: se superare il senso di vertigine per la sproporzione tra la missione che gli veniva assegnata e le loro forze o se lasciarsi vincere, rimanendo indifferenti.

PRIMA LETTURA

Eccomi, manda me!
La consapevolezza del proprio peccato è il primo passo per aprirsi alla redenzione. Proprio questo è ciò che accade al profeta Isaia: chiamato da Dio, egli viene mondato dalle sue colpe e diventa un uomo nuovo, capace di assumersi nuove responsabilità.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 137 (138)

Il salmista non vuole lodare quegli dei che rendono l’uomo schiavo, ma l’unico vero Signore, la cui legge è salvezza e libertà.

SECONDA LETTURA

Tra parentesi [ ] la forma breve.

Così predichiamo e così avete creduto.
Non è per modestia che l’apostolo Paolo definisce la sua condizione precedente alla rivelazione di Cristo come «un aborto». Con questo termine egli intende piuttosto descrivere la situazione in cui si trova l’uomo quando pretende di fare a meno di Dio: quella di un progetto interrotto.

VANGELO

Lasciarono tutto e lo seguirono.
In questo brano del vangelo di Luca, Gesù chiede a Pietro di fidarsi di lui. Nel farlo, non fornisce prove e non ricorre a sottili argomentazioni: Cristo stesso e la sua Parola sono le uniche certezze su cui il pescatore galileo può basarsi per compiere questa scelta, che risulterà decisiva per la sua intera esistenza.

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2. introduzioni – 26 GENNAIO 2025 3ª DOMENICA T.O.

26 GENNAIO 2025

3ª DOMENICA T.O.

LA PAROLA OGGI

La liturgia di oggi si gioca quasi interamente sul parallelismo tra due letture. Nella prima lettura il popolo, di ritorno dall’esilio in Babilonia, si commuove udendo le parole della Legge, simbolo della sua libertà ritrovata.
Nel vangelo, è Gesù stesso ad annunciare il sorgere di un nuovo tipo di libertà, garantita e realizzata dalla sua persona e valida per l’uomo di ogni tempo: la libertà dal dominio del peccato e della morte.

PRIMA LETTURA

Leggevano il libro della legge e ne spiegavano il senso.
La legge, manifestazione della fedeltà del popolo d’Israele, è stato ed è uno strumento potente per avvicinarsi al Signore. Essa non trova però il suo senso ultimo nel pianto, ma nella certezza che Dio ama l’uomo e non lo abbandona alla sua storia di schiavitù.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 18 (19)

La testimonianza del Signore, dice il salmista, è stabile e questa stabilità è garantita dalla persona di Cristo.

SECONDA LETTURA

Tra parentesi [ ] la forma breve.

Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ognuno secondo la propria parte.
L’apostolo Paolo ci parla di quanto sia essenziale e al tempo stesso difficile essere una comunità cristiana. Solo in virtù della nostra unione nella persona di Gesù possiamo essere davvero suoi testimoni; ma quest’abbandono non è un lasciarsi andare: è frutto di una fatica che ci richiede di mettere a servizio le nostre migliori capacità, non di perderle.

VANGELO

Oggi si è compiuta questa Scrittura.
L’annuncio che Gesù fa nella sinagoga è lo stesso che Luca rivolge a Teofilo ed è lo stesso che riceviamo noi oggi: Dio non ci ha lasciati soli, egli si è manifestato nella nostra storia e ha testimoniato di persona la sua grandezza, fonte di speranza per l’uomo di ogni tempo.

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2. introduzioni – 19 GENNAIO 2025 2ª DOMENICA T.O.

19 GENNAIO 2025

2ª DOMENICA T.O.

(Giornata mondiale del migrante e del rifugiato)

CRISTO, RINNOVATORE DELLA STORIA, E LA CHIESA, SUA SPOSA

Con la liturgia di questa domenica, cominciamo quel lungo e appassionante cammino di conoscenza di Cristo che è il tempo ordinario.
Questo cammino comincia con un «miracolo», laddove con questo termine non si fa riferimento tanto a un’alterazione delle leggi di natura, quanto piuttosto a un cambiamento di senso della storia. Il vero miracolo di Gesù è infatti la sua stessa presenza, che trasforma ciò che era vecchio e stantio in qualcosa di nuovo e di migliore.

PRIMA LETTURA

Gioirà lo sposo per la sposa.
La Gerusalemme descritta da Isaia è figura della storia dell’uomo, redenta, trasformata e arricchita di un senso dalla venuta nel mondo del Signore. Il diadema regale, simbolo della sua vittoria sul male, viene nominato accanto alla palma, immagine del martirio.

 

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 95 (96)

La novità della venuta di Gesù Cristo nel mondo richiede un nuovo approccio alla vita, che si esprima in un nuovo canto.

SECONDA LETTURA

L’unico e medesimo Spirito distribuisce a ciascuno come vuole.
Come Cristiani, siamo chiamati a costruire una nuova storia. Per questa missione ciascuno di noi deve mettere a servizio i suoi migliori carismi, i quali, però, hanno senso solo se mantengono vivo il loro scopo: renderci immagine di Cristo.

VANGELO

Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.
Nella risposta di Gesù a Maria («Non è ancora giunta la mia ora») c’è un’indicazione per coloro a cui il Vangelo è rivolto, cioè per noi: il senso ultimo di ciò che egli compie, sarà svelato nel sacrificio pasquale. La sua missione, infatti, non è di far riuscire bene le feste di nozze, ma di trasformare la nostra storia di privazioni in una storia di salvezza.