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2. introduzioni – 6 APRILE 2025 5ª DOMENICA DI QUARESIMA

6 APRILE

5ª DOMENICA DI QUARESIMA

IL DIO RI-CREATORE

Prepararsi alla settimana santa significa ri-costruire le proprie relazioni in due direzioni.
La prima è quella che va verso Dio, il quale, se ci rivolgiamo a lui coscienti dei nostri peccati e desiderosi di ricevere il suo perdono, non ci rifiuta mai e ri-conferma la sua scelta di considerarci figli. La seconda è quella che va verso il nostro prossimo, salvato, come noi, dalla misericordia del Padre e dunque nostro fratello nel difficile cammino verso il Regno.

PRIMA LETTURA

Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.
Il profeta si rivolge a un popolo prostrato dall’esilio in Babilonia. La vera sciagura, tuttavia, non è la condizione di servitù, dalla quale Israele è già stato liberato in passato, ma l’assenza di fiducia nell’opera del Signore.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 125 (126)

È il Signore a decidere della nostra sorte, anche quando essa sembra già segnata dalle circostanze sfavorevoli, dal giudizio degli uomini o dall’ineluttabilità della morte.

SECONDA LETTURA

A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.
Il credente in Cristo non è più intrappolato nel calcolo dei meriti e dei demeriti stabiliti dalla Legge. Una certezza lo anima: il Signore continua ad amarlo. Il tempo presente, perciò, è da vivere orientati al futuro, nella fede in Cristo risorto e nella speranza di giungere alla piena comunione con lui.

VANGELO

Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
Gli scribi e i farisei di cui si parla oggi hanno la tendenza a dare molto per scontato: la salvezza in conseguenza dell’ottemperanza ai precetti della Legge, la dannazione di fronte alla sua violazione e, soprattutto, la differenza tra loro e l’adultera. Gesù, al contrario, non dà nulla per scontato, tantomeno l’importanza di una persona e del suo rapporto intimo con la misericordia di Dio.

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2. introduzioni – 30 MARZO 2025 4ª DOMENICA DI QUARESIMA

30 MARZO 2025

4ª DOMENICA DI QUARESIMA

(Domenica «laetare»)

FRA MISERIA E MISERICORDIA

La liturgia della quarta domenica di Quaresima ci propone, sia nella prima lettura, sia nella seconda, sia nel vangelo, il tema della riconciliazione col Padre.
Tale riconciliazione è, in un senso importante, innanzitutto un ritorno: alla nostra libertà, dopo la schiavitù del peccato; alla nostra condizione di uomini, creati a immagine e somiglianza di Dio, dopo la distorsione del suo volto operata dal male; alla nostra dignità di figli, dopo l’apparente vittoria della morte.

PRIMA LETTURA

Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.
Per gli Israeliti, giunti finalmente nella terra promessa, il ricordo della schiavitù patita presso gli Egiziani non è più un’umiliazione. Dio ha infatti provveduto a fare del grido di dolore del suo popolo un punto di partenza per condurlo fino alla libertà.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 33(34)

Tutti siamo poveri di fronte a Dio. Tutti abbiamo dunque motivo di ascoltare la sua Parola e di rallegrarci per la sua misericordia.

SECONDA LETTURA

Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.
Dopo la croce e risurrezione di Cristo, il punto non sono più i nostri peccati, che possono essere vinti dalla misericordia di Dio, ma la nostra volontà di aprirci o meno a tale misericordia.

VANGELO

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
Dio non è «particolarmente paziente» secondo i nostri canoni, è semplicemente a un altro livello. In questo brano del vangelo di Luca, sia il figlio minore, sia il figlio maggiore continuano a ragionare in termini di meriti e di demeriti; il padre, invece, mette in gioco un nuovo elemento che sconvolge l’intera storia: un amore infinito.

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2. introduzioni – 23 MARZO 2025 3ª DOMENICA DI QUARESIMA

23 MARZO 2025

3ª DOMENICA DI QUARESIMA

UN TEMPO PER LA CONVERSIONE

Il miglior modo per non convertirsi è credere di essere «già a posto così». Gli interlocutori di Gesù, nel brano di vangelo di questa domenica, sono sicuri di conoscere già la verità sugli eventi di cronaca cui assistono: qualcuno di colpevole è stato punito. Anche gli Egiziani, nella prima lettura, sono sicuri di poter esercitare indisturbati il loro dominio sugli Israeliti.
Il Signore però non si dimentica degli oppressi e conosce le loro sofferenze (Es 3,7). Per questo, usando le parole di san Paolo: «chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere» (1 Cor 10,12).

PRIMA LETTURA

Io-Sono mi ha mandato a voi.
Il Signore si rivela a Mosè come il Dio che ha pervaso la sua storia ancor prima che egli nascesse. Il bambino «salvato dalle acque» scopre così che la sua esistenza non è stata dominata dal caso, ma è parte integrante di un progetto di salvezza che coinvolge tutto il suo popolo.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 102 (103)

Il Signore è un Dio misericordioso. Egli non si rifiuta all’uomo, ma desidera farsi conoscere e interviene a suo favore.

SECONDA LETTURA

La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.
Essere beneficiari dell’amore di Dio non basta per essere salvi. Tutti noi, in quanto figli, siamo infatti amati dal Padre. In quanto liberi e responsabili, però, siamo anche chiamati a una scelta: rispondere positivamente alla sua proposta di collaborazione o sprecare il nostro tempo a lamentarci.

VANGELO

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Di fronte alla proposta di discussione dei suoi contemporanei, Gesù sembra non cogliere il punto e preoccuparsi di un generico futuro. In realtà però, sono i suoi interlocutori a non curarsi dell’oggi, perdendosi in fatti di cronaca e non interrogandosi sul senso profondo del tempo che stanno vivendo.

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2. introduzioni – 16 MARZO 2025 2ª DOMENICA DI QUARESIMA

16 MARZO 2025

2ª DOMENICA DI QUARESIMA

(Domenica della trasfigurazione)

CRISTO, RIVELAZIONE DEL VOLTO DEL PADRE

In Gesù Cristo, Dio chiama ogni uomo a diventare veramente se stesso. Nel volto trasfigurato del Figlio si mostra il Padre, ma viene anche esaudita una promessa: quella di un’umanità liberata dalla miseria e dalla schiavitù del peccato.
Si tratta della stessa promessa che il Signore aveva fatto ad Abramo e che ripropone a ciascuno di noi quando entriamo in relazione con lui nell’ascolto della Parola, nella preghiera e nella carità sollecita verso i fratelli.

PRIMA LETTURA

Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.
Non è l’uomo a trovare Dio, è Dio che prende l’iniziativa e si rivela all’uomo. Così accade in tutto l’Antico Testamento e, in particolare, nel caso di Abramo. Entrare in relazione col Signore e fare la sua volontà è dunque una possibilità concreta, per chi scelga di fidarsi di lui.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 26 (27)

Il volto autentico di Dio è fonte di vita e ricercando la vera vita non si può che giungere al volto autentico di Dio.

SECONDA LETTURA

Tra parentesi [ ] la forma breve.

Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.
Il cristiano non esaurisce la sua speranza entro i confini del mondo. In questo mondo, tuttavia, egli è chiamato a essere testimonianza autentica di un’umanità redenta, simbolo vivente di ciò che verrà.

VANGELO

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Gesù, in quanto Figlio, è in intima e personale relazione col Padre. In questa relazione, però, non c’è nulla di «esclusivo». La richiesta di Pietro infatti: «Facciamo tre capanne» (Lc 9,33) non viene ascoltata e Gesù ridiscende dal monte, per andare incontro alla croce.

 

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2. introduzioni – 9 MARZO 2025 1ª DOMENICA DI QUARESIMA

9 MARZO 2025

1ª DOMENICA DI QUARESIMA

(Domenica della tentazione)

IN RAPPORTO COL PADRE

La liturgia di oggi propone tre professioni di fede: quella del popolo d’Israele, quella scritta dall’apostolo Paolo per i cristiani di Roma e quella di Gesù stesso che, tentato nel deserto, conferma la sua fiducia nel Padre.
La Parola ci invita dunque, in questa prima domenica di Quaresima, a interrogarci sulla nostra professione di fede e a formularla chiaramente. Due attività che possono essere svolte soltanto nel silenzio e nella solitudine di un deserto.

PRIMA LETTURA

Professione di fede del popolo eletto.
Solo grazie alla consapevolezza del lungo cammino compiuto insieme al Signore il popolo d’Israele può veramente lodarlo, offrendogli le primizie del suolo. Non è infatti possibile professare la propria fede in un Dio che non si conosce.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 90 (91)

Le parole del Salmo, che, nel vangelo di oggi, Satana tenterà di utilizzare per i suoi scopi, presuppongono in realtà una totale fiducia nel Signore.

SECONDA LETTURA

Professione di fede di chi crede in Cristo.
Chi crede in Cristo con il cuore, proclama la sua fede con la bocca: tra le due cose, se vissute nella verità, non c’è contraddizione alcuna. Dalla fede, creduta e professata, vengono sia la giustizia che la salvezza.

VANGELO

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
Il diavolo (la cui etimologia è il greco «diábolos», cioè «colui che divide»), tenta per tre volte di spezzare il legame fra Cristo e il Padre. Messo alla prova, Gesù resiste utilizzando strumenti che sono a disposizione di ciascuno di noi: la conoscenza della Parola e l’onestà nell’applicarla.