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2. introduzioni – 20 OTTOBRE XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

20 OTTOBRE

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

(Giornata missionaria mondiale)

VENUTO PER SERVIRE

Gli apostoli seguono Gesù, gli vogliono bene, ma sono ancora legati alla mentalità di questo mondo. Gesù dice perentoriamente: «Tra voi non è così». I discepoli del Signore hanno scelto di non pensare e non agire secondo i valori e i criteri degli uomini che non lo conoscono e non lo seguono. Nella Chiesa e in ogni comunità anche oggi vediamo che non pochi pastori e fedeli non ragionano e non si comportano come ha insegnato Gesù. C’è bisogno di molti testimoni.

PRIMA LETTURA

Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.
Alcuni versetti del quarto Canto del Servo del Signore. Attraversando la sofferenza e assumendo le colpe degli iniqui, il giusto, figura del Messia che verrà, otterrà da Dio il perdono per loro. Il suo sacrificio lo renderà iniziatore del nuovo popolo di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 32 (33)

Il salmista, dopo aver espresso la sua fede nella bontà del Signore, umilmente chiede di gustare il suo amore e il suo aiuto.

SECONDA LETTURA

Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.
Gesù è diventato veramente uno di noi, come noi. L’incarnazione non è stata una “finta”. L’autore sottolinea che lui è stato tentato su tutto come noi, che anche lui ha sperimentato quanto costa obbedire a Dio. Per questo ci capisce e ci può aiutare.

VANGELO

* Tra parentesi [ ] la forma breve.

Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.
Gesù per la terza volta aveva annunciato la passione e la morte. La sete di potere e di privilegi però è ancora più forte dell’insegnamento di Gesù, non solo da parte di Giovanni e Giacomo, ma anche degli altri dieci, che non vogliono essere scavalcati. Gesù con forza indica il vero obiettivo che devono perseguire: diventare servi, e si offre come modello.

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2. introduzioni – 13 OTTOBRE XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

13 OTTOBRE

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

«POI VIENI E SEGUIMI!»

Cosa fare per ereditare la vita eterna? È la domanda più importante della vita e insieme a «un tale» la facciamo anche noi al Signore. Chi dimentica questa domanda o la mette dietro a tante altre, perde il senso della vita e le motivazioni più profonde per le scelte importanti. L’osservanza dei comandamenti è fondamentale, ma apre strade più belle e impegnative per crescere nell’amore: il vertice è camminare sulle orme di Gesù.

PRIMA LETTURA

Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.
L’autore mette sulle labbra di Salomone una verità universale: la sapienza, come gusto delle cose di Dio e capacità di discernere il bene dal male, non si acquista per eredità o studio, è dono di Dio. Chi prega sinceramente ed è disposto a seguire la parola di Dio certamente la riceve e sperimenta che, insieme a lei, gli vengono concessi dal Signore tutti i beni necessari alla salvezza.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 89 (90) 

Il salmista prega accoratamente e chiede a Dio un cuore saggio, per condurre una vita buona e accogliere la benedizione del Signore.

 

SECONDA LETTURA

La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
L’autore in pochi tratti presenta alcune caratteristiche della parola di Dio: viva, perché porta la vita; efficace, perché cambia i cuori; penetra nel profondo e separa nell’intimo di ciascuno il bene dal male; è luce che permette di giudicare se stessi in vista della conversione.

VANGELO

Vendi quello che hai e seguimi.
Siamo nei capitoli in cui Marco ha raccolto gli insegnamenti morali per coloro che vogliono diventare discepoli. L’incontro con un tale, ricco, il confronto con i discepoli e la risposta a Pietro convergono in una richiesta impegnativa per tutti: per essere veri discepoli, non basta osservare i comandamenti, ma è necessario staccarsi dai propri beni e condividerli con i poveri. La ricompensa è ricevuta già in questo mondo.

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2. introduzioni – 29 SETTEMBRE XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

6 OTTOBRE

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

COME UN BAMBINO…

Un cuore duro non sa amare e non può comprendere il progetto di Dio sulla vera felicità dell’uomo. Nella famiglia si fa esperienza di amore, ma, purtroppo, anche di egoismo. Il Signore mette tutti in guardia: non si può costruire la felicità mettendo da parte l’insegnamento della parola di Dio e ponendo al primo posto se stessi, la propria affermazione o il proprio piacere. Per Gesù, il modello di accoglienza del Regno di Dio e delle sue esigenze, che promuovono l’uomo, la donna e il loro destino, è il bambino.

PRIMA LETTURA

I due saranno un’unica carne.
Pagina di una semplicità straordinaria che, però, contiene verità profonde e decisive per comprendere il progetto di Dio sull’uomo e la donna. In pochi tratti la Genesi sulla coppia proclama: parità nella diversità, aiuto reciproco, progetto di amore pieno e fecondo e indissolubilità, la quale non è un precetto, ma un dono, che esprime una parte decisiva dell’identità dell’amore coniugale.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 127 (128)

Il salmista canta la bellezza della famiglia costruita sull’obbedienza alla parola di Dio e su un amore fedele, che diventa fecondo.

SECONDA LETTURA

Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine.
Gesù, figlio di Dio, è divenuto davvero uomo. Il Padre lo ha mandato non solo per salvare l’umanità, ma perché mostrasse come vive un figlio di Dio. Per questo Gesù è passato attraverso la sofferenza e la morte, elevando tutti gli uomini alla dignità di figli di Dio e fratelli suoi.

* Tra parentesi [ ] la forma breve.

L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
Il divorzio era contemplato in tutti i popoli vicini. Mosè, chiedendo l’atto di ripudio, ha difeso la donna, rendendo anche lei libera di risposarsi. Ma Gesù denuncia tutto ciò che sa di compromesso e riafferma con decisione il progetto di Dio espresso nella Genesi: uomo e donna, diversi e pari nella dignità, nel matrimonio diventano una sola carne, e perciò il divorzio contraddice il progetto di Dio. Solo chi si fa piccolo come un bambino può comprendere e accogliere la parola di Dio e le esigenze del suo Regno.

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2. introduzioni – 29 SETTEMBRE XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

29 SETTEMBRE

XXVI DOMENICA DEL TEMPO RDINARIO

«CHI NON È CONTRO DI NOI È PER NOI»

Ritenersi i migliori, gli unici depositari della verità, gli unici che fanno il bene è una tentazione che tocca la Chiesa, come nel Primo Testamento ha toccato Israele. Dio Padre vuole la salvezza di tutti; Gesù è venuto per salvare tutti; lo Spirito Santo agisce in tutti i popoli e in tutte le culture. Il Regno di Dio è più ampio della Chiesa e i cristiani sono invitati a gioire per tutto il bene che compiono nel mondo anche i non battezzati.

PRIMA LETTURA

Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!
Mosè non ce la fa ad ascoltare le lamentele, i litigi e le proteste di tutto il popolo. Dio stesso gli suggerisce di scegliere dei collaboratori. Su di essi il Signore ha infuso il suo spirito, dando loro la capacità di parlare a nome suo. Altri due, che non hanno partecipato al rito, parlano da profeti, e Giosuè protesta. La risposta di Mosè dice che Dio è libero di posare il suo spirito su chiunque, anche su chi non appartiene ai gruppi istituzionali. Nessun gruppo ha l’esclusiva su Dio.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 18 (19)

Il salmista esalta la bellezza e la saggezza della Legge del Signore, ma riconosce anche che nessuno può ritenersi totalmente a posto, neanche lui. È naturale perciò che chieda perdono delle sue mancanze.

SECONDA LETTURA

Le vostre ricchezze sono marce.
Sono le parole più terribili e dure, sia del Primo Testamento che del Nuovo, contro i ricchi in generale. Giacomo li condanna perché essi hanno accumulato ricchezze attraverso ingiustizie e ruberie e se ne sono serviti per godersi egoisticamente la vita. I poveri non hanno scampo nei loro confronti, ma il Signore interverrà.

VANGELO

Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
Marco raccoglie in questo brano tre insegnamenti di Gesù. Il primo riguarda la pretesa degli apostoli di avere l’esclusiva sull’uso del nome di Gesù nel fare del bene; il secondo la ricompensa a chi tratta gentilmente i missionari; il terzo la gravità dello scandalo e la decisione, anche violenta, con cui i credenti devono eliminare dalla propria vita ciò che li spinge al peccato.

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2. introduzioni – 22 SETTEMBRE XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

22 SETTEMBRE

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

IL CRISTIANO, SERVITORE DI TUTTI

In questo mondo valgono i padroni, i potenti, i ricchi. I servi non hanno valore, non contano niente. Gesù si sta impegnando a far comprendere cosa vuol dire essere Messia, ma gli apostoli non sono ancora in sintonia con lui e discutono, tra loro e di nascosto, sull’essere «grandi». Il rovesciamento è radicale: davanti a Dio valgono i servi.

PRIMA LETTURA

Condanniamo il giusto a una morte infamante.
Un brano terribile che svela il modo di pensare di coloro che, pur essendo stati educati nella vera fede, hanno scelto di darsi alla bella vita. Non basta loro aver rinnegato la fede dei padri, ma, sentendosi anche tacitamente rimproverati da chi è fedele a Dio, progettano di eliminare il giusto. È quello che è successo a Gesù.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 53 (54)

Il salmista perseguitato si è rivolto al Signore e ha invocato il suo aiuto.
Ha sperimentato l’intervento del Signore, per questo lo loda e lo ringrazia.

SECONDA LETTURA

Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
In questo brano sono raccolte alcune istruzioni sui rapporti con Dio e tra i credenti. Chi si lascia guidare dalla sapienza, dono di Dio, non crea disordini nella comunità. Gli atteggiamenti da evitare: gelosia, litigiosità, invidia, brama di arricchirsi.

VANGELO

Il Figlio dell’uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
È il secondo annuncio della passione. Anche questa volta i discepoli non capiscono Gesù e hanno timore di fargli domande. Per di più, discutono sulle gerarchie interne. Marco presenta Gesù seduto, nell’atteggiamento del maestro che insegna una verità importante: è grande chi diventa servo di tutti. Il bambino messo in mezzo rappresenta tutti coloro che hanno bisogno di essere accolti e serviti gratuitamente.

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2. introduzioni – 15 SETTEMBRE XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

15 SETTEMBRE

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

PENSARE SECONDO DIO

Fin dall’inizio della sua predicazione Gesù ha invitato a cambiare mentalità, modo di pensare e, quindi, di agire. Man mano che la sua rivelazione si fa più ampia e profonda, emerge fortemente la difficoltà degli apostoli, e anche nostra, a pensare non più secondo la cultura di questo mondo, ma secondo il modo di pensare di Dio. Non dovrebbe essere difficile per chi si lascia istruire da Gesù.

PRIMA LETTURA

Ho presentato il mio dorso ai flagellatori.
È il terzo carme del Servo del Signore. Il profeta Isaia lo presenta perseguitato, ma forte sotto le sofferenze e gli insulti. Egli pone la sua fiducia in Dio e afferma la propria innocenza. I cristiani riconosceranno in questi versetti Gesù, il Messia sofferente e vincitore.

SALMO RESPONSORIALE                

Salmo 14 (16)

Il salmista è passato attraverso molte sofferenze, ma il Signore è corso in suo aiuto. Per questo egli dichiara il suo amore e la sua fedeltà al Signore, che lo ha liberato dalla morte.

SECONDA LETTURA

La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.
L’apostolo Giacomo interviene con forza per spiegare il rapporto tra fede e opere. Per i cristiani, non si tratta più di osservanze rituali e formalistiche, ma di carità concreta. Una fede autentica produce opere di carità, altrimenti è una fede sterile, che non porta alla salvezza, è come morta.

VANGELO

Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Siamo a metà del Vangelo di Marco e qui prende corpo una prima risposta alla domanda: chi è costui? La risposta di Pietro, giusta, si presta ad essere equivocata. Gesù coglie il momento per iniziare a far comprendere in che senso egli è il Messia e quali sono le sue richieste a chi vuole seguirlo.

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2. introduzioni – 8 SETTEMBRE XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

8 SETTEMBRE

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

«HA FATTO BENE OGNI COSA»

Il vangelo di oggi riporta un miracolo di Gesù, i cui gesti vediamo ripetere nel rito del battesimo. Rappresenta il dono della capacità di ascoltare la parola e di proclamarla con la voce. Ci vengono ricordati due doni che fanno parte integrante della vita cristiana. Davvero il Signore Gesù ha fatto bene ogni cosa, per renderci figli di Dio come lui.

PRIMA LETTURA

Si schiuderanno gli orecchi dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto.
Il popolo sta soffrendo e il profeta porta l’annuncio della salvezza, utilizzando immagini di guarigione di coloro che non possono vedere, ascoltare, parlare e correre. Quando Gesù opererà queste guarigioni, si presenterà come il Messia salvatore del popolo.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 145 (146)

Il salmista fa la sua professione di fede in Dio, che salva i poveri e i perseguitati e interviene contro i malfattori.

SECONDA LETTURA

Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno?
Nel mondo ci sono discriminazioni e favoritismi a vantaggio dei potenti e dei ricchi. Se la comunità cristiana vuole essere tale, deve sovvertire il criterio. L’apostolo Giacomo invita a considerare il comportamento del Signore nella fondazione del Regno: egli ha scelto i poveri. La stessa cosa deve fare la Chiesa, e in essa ogni comunità particolare.

VANGELO

Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
Questo miracolo, compiuto in terra pagana, per l’evangelista segna la realizzazione della profezia di Isaia non solo per il popolo d’Israele, ma per tutti i popoli. Gesù apre gli orecchi e scioglie la lingua dei pagani, perché tutti possano ascoltare la sua parola e diffonderla nel mondo.

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2. introduzioni – 1 SETTEMBRE XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

1 SETTEMBRE

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO GUARDA IL CUORE

Le regole di comportamento sono importanti nella vita delle persone e delle società, anche quelle religiose. Non sempre, però, le regole rispettano la volontà di Dio e il vero bene delle persone e delle comunità. Il rispetto esteriore delle norme non è garanzia di religiosità autentica. Gesù indica il cuore come origine del bene e del male che l’uomo compie.

PRIMA LETTURA

Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando… osserverete i comandi del Signore.
I deportati a Babilonia non hanno più il Tempio e la Terra Promessa. L’autore (non è Mosè, ma un pio israelita del V sec. a.C.) li incoraggia, invitandoli a centrare la loro vita religiosa sulla Legge, che ha come origine Dio stesso e va rispettata, perché costituisce il vero vanto di Israele davanti alle nazioni più potenti e porta la vita.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 14 (15)

Il salmista offre un ritratto del vero fedele, elencando comportamenti giusti che garantiscono anche la benedizione del Signore.

SECONDA LETTURA

Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.
Per cinque domeniche san Giacomo ci istruirà sull’osservanza della nuova legge che ha portato il Signore Gesù. Chi vuol giungere alla salvezza deve sapere che tutto parte dall’ascolto della Parola, legato strettamente all’impegno di metterla in pratica.

VANGELO

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
I rabbini avevano aggiunto alla Legge data da Dio precetti di uomini, in base ai quali stabilivano chi era puro, e quindi poteva accostarsi al Signore, e chi era impuro, ed era escluso da qualunque pratica religiosa. In questo brano Marco presenta Gesù come liberatore da ogni schiavitù ritualistica e da ogni ipocrisia e come maestro autentico, che indica il criterio vero per esaminarsi davanti a Dio: la purezza del cuore.

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2. introduzioni – 25AGOSTO XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

25 AGOSTO

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

VOLETE ANDARVENE ANCHE VOI?»

L’Eucaristia e la croce costituiscono un bivio per la fede: credere o andarsene. Gesù annuncia, insiste, non fa sconti o passi indietro: sono le due situazioni in cui egli si dona totalmente e chiede di imitarlo: farsi pane per gli altri, fino a dare la vita. Pietro per la croce si è ribellato, facendosi rimproverare aspramente; per l’Eucaristia, si affida completamente a Gesù.

PRIMA LETTURA

Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.
L’Esodo è finito, la Terra Promessa è conquistata, il Signore ha mantenuto le sue promesse con grandi prodigi, Giosuè, dopo Mosè, ha guidato il popolo e sa di non poter vantare nessun merito: tutto è stato opera del Signore. A Sichem Giosuè fa rinnovare al popolo l’impegno di servire solo il Signore, promessa fatta al Sinai.

 

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 33 (34)

Il Signore è buono e protegge i giusti. Per questo il salmista innalza il suo canto di lode e proclama la propria fede in lui.

SECONDA LETTURA

Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.
Le indicazioni morali della lettera in questo brano si concentrano sui rapporti tra i coniugi. Per le espressioni di sottomissione Paolo è stato accusato di misoginia. Certamente egli paga lo scotto alla cultura del suo tempo, ma il principio che cambia le cose è affermato: siate sottomessi gli uni agli altri. Inoltre ai mariti è detto che devono amare le mogli come Cristo ama la Chiesa: fino a dare la vita.

VANGELO

Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
Finalmente Giovanni mette in scena i veri interlocutori della catechesi di Gesù: i suoi discepoli. Questa pagina dell’evangelista è un capolavoro per la fede cristiana. Alcuni, avendo capito quello che chiede Gesù – entrare in comunione con lui e farsi dono per gli altri – non se la sentono e si allontanano. I dodici, anche se condividono le difficoltà e i dubbi, restano, perché si fidano di Gesù.

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2. introduzioni – 18 AGOSTO XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

18 AGOSTO

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

«CHI MANGIA ME VIVRÀ PER ME»

PRIMA LETTURA

Mangiate il mio pane, bevete il vino che vi ho preparato.
L’autore scrive per dare buoni consigli, specialmente ai giovani e a coloro che si sono lasciati catturare dalla stoltezza. Questo brano è un piccolo elogio della Sapienza che offre, a chi la segue, stabilità, come una casa ben costruita, e cibo che porta la vita.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 33 (34)

Il salmista ha gustato la bontà del Signore e si è innamorato della sapienza che viene da lui, per questo offre ai fratelli i consigli per una vita serena e felice.

SECONDA LETTURA

Sappiate comprendere qual è la volontà del Signore.
Paolo, dopo aver elencato i vizi che rovinano le persone e le comunità, esorta i cristiani a verificare attentamente il proprio comportamento, con consigli sapienziali molto concreti.

VANGELO

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
I Giudei reagiscono aspramente all’affermazione del Signore sull’identificazione del pane della vita con la sua carne. Gesù insiste e conclude il suo discorso, rivolgendosi ormai, nell’intenzione dell’evangelista, ai cristiani. Chi mangia la sua carne ha la vita eterna, vivrà per Cristo e sarà risuscitato.