6 APRILE
5ª DOMENICA DI QUARESIMA
IL DIO RI-CREATORE
Prepararsi alla settimana santa significa ri-costruire le proprie relazioni in due direzioni.
La prima è quella che va verso Dio, il quale, se ci rivolgiamo a lui coscienti dei nostri peccati e desiderosi di ricevere il suo perdono, non ci rifiuta mai e ri-conferma la sua scelta di considerarci figli. La seconda è quella che va verso il nostro prossimo, salvato, come noi, dalla misericordia del Padre e dunque nostro fratello nel difficile cammino verso il Regno.
PRIMA LETTURA
Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.
Il profeta si rivolge a un popolo prostrato dall’esilio in Babilonia. La vera sciagura, tuttavia, non è la condizione di servitù, dalla quale Israele è già stato liberato in passato, ma l’assenza di fiducia nell’opera del Signore.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 125 (126)
È il Signore a decidere della nostra sorte, anche quando essa sembra già segnata dalle circostanze sfavorevoli, dal giudizio degli uomini o dall’ineluttabilità della morte.
SECONDA LETTURA
A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.
Il credente in Cristo non è più intrappolato nel calcolo dei meriti e dei demeriti stabiliti dalla Legge. Una certezza lo anima: il Signore continua ad amarlo. Il tempo presente, perciò, è da vivere orientati al futuro, nella fede in Cristo risorto e nella speranza di giungere alla piena comunione con lui.
VANGELO
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
Gli scribi e i farisei di cui si parla oggi hanno la tendenza a dare molto per scontato: la salvezza in conseguenza dell’ottemperanza ai precetti della Legge, la dannazione di fronte alla sua violazione e, soprattutto, la differenza tra loro e l’adultera. Gesù, al contrario, non dà nulla per scontato, tantomeno l’importanza di una persona e del suo rapporto intimo con la misericordia di Dio.