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2. introduzioni – 23 GIUGNO XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

23 GIUGNO

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

NON ABBIATE PAURA

PRIMA LETTURA

Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Sal 106 (107)

R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

SECONDA LETTURA

Ecco sono nate cose nuove.

VANGELO

Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

 

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4. Letture – 23 GIUGNO XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

23 GIUGNO

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

NON ABBIATE PAURA

PRIMA LETTURA

Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.

Dal libro di Giobbe
Gb 38,1.8-11

Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite,
e gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Sal 106 (107)

R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

Coloro che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo. R.

Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:
salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.  R.

Nell’angustia gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.
La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare. R.

Al vedere la bonaccia essi gioirono,
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini. R.

SECONDA LETTURA

Ecco sono nate cose nuove.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 5,14-17

Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO

(Lc 7,16)

Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

VANGELO

Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?


Dal vangelo secondo Marco   
Mc 4,35-41

In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

23 GIUGNO

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

NON ABBIATE PAURA

RICHIESTA DI PERDONO

  • Padre, che soccorri ogni uomo che grida a te, mandandoci tuo Figlio. Kyrie eleison.
  • Cristo, mano tesa che calma ogni tempesta della vita. Christe eleison.
  • Spirito Santo, forza capace di rialzarci sempre. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Padre, Signore degli elementi naturali e della storia, che rendi possibile l’insperato, soprattutto nei momenti più difficili. Fiduciosi del tuo soccorso, noi ti presentiamo la nostra preghiera. Diciamo insieme. Padre, ascoltaci.

  • Soccorri la Chiesa, arca di alleanza e rifugio di chi crede, da ogni tempesta che la scuote, proteggi il Papa e i Vescovi, perché la conducano al tuo porto sicuro. Preghiamo.
  • Soccorri i tuoi fedeli chiamati ad affrontare le mareggiate della vita. Ti ricordiamo, in particolare coloro che sono perseguitati a motivo della loro fede e coerenza. Sostenuti dalla tua Parola non si scoraggino mai e conservino la fede. Preghiamo.
  • Soccorri chi ogni giorno affronta il mare, lavoratori, operatori delle orze dell’ordine, migranti, profughi… Fa’ che accomunati dal mare che bagna ogni confine, possiamo trovare soluzioni agli squilibri del mondo. Preghiamo.
  • Soccorri e porta fiducia nei malati e nei poveri, che si sentono abbandonati e soli. Trovino nella comunione di tutte le persone di buona volontà un sostegno e un aiuto concreto. Preghiamo.

O Padre, tu non vuoi che l’uomo perisca nelle difficoltà della vita che rischiano di far soccombere, ma ti alzi e riveli con autorità la tua forza. Manda la tua parola per calmare il mare in tempesta della nostra vita e di tutta l’umanità. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobinHood – 23 GIUGNO 2024 – XIi DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

23 GIUGNO

XII
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

NON ABBIATE PAURA

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

Testi e i commenti proposti per domenica 18 FEBBRAIO2024 – I DOMENICA DI QUARESIMA anno B (COLORE VIOLA) 

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3. Commento alle Letture – 16 GIUGNO XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 GIUGNO

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO FA CRESCERE IL REGNO

COMMENTO

La Chiesa, al tempo in cui Marco scriveva il suo vangelo, aveva conosciuto uno sviluppo notevole insieme alle persecuzioni. Le due parabole sul Regno di questa domenica si possono comprendere leggendole in questo contesto.
La prima parabola è molto complessa: c’è un uomo (è Dio, Gesù? Ma possono dormire e non sapere come il seme cresce? È soltanto un uomo che «dorme o veglia»? Ma un uomo può gettare il seme del Regno?), un terreno, il tempo che scorre, la crescita spontanea, la maturazione e la mietitura. Per non perderci dietro domande troppo particolareggiate che non rispettano il genere letterario della parabola (ha un significato unitario e i singoli particolari servono ad illustrarlo, mentre nell’allegoria si dà un significato simbolico particolare anche ad alcuni dettagli significativi del racconto) dobbiamo leggerla nel suo significato unitario: il Regno è stato “gettato” nel mondo e cresce per l’intervento costante e progressivo di Dio. Quindi nessuna forza umana o cosmica potrà fermare questa crescita, fino alla fine dei tempi, quando ci sarà la mietitura e il Regno sarà realizzato nell’eternità. Marco, con questo, intende risvegliare nei cristiani della sua comunità la fiducia piena nell’azione di Dio, anche nelle difficoltà della persecuzione, che sembra mettere a rischio lo sviluppo del Regno e la fecondità della predicazione apostolica.
Un simile incoraggiamento viene anche dalla seconda parabola. Il Regno alla partenza è piccolo, ma crescerà, per opera di Dio, e diventerà capace di accogliere e dare una casa a tutti i popoli. La comunità non deve quindi affliggersi per la sua piccolezza, ma confidare nel Signore, perché proprio questo è lo stile dell’azione di Dio: prendere ciò che è piccolo e debole e renderlo grande e forte per lo sviluppo del Regno e la salvezza degli uomini.
Qui in gioco c’è il modo cristiano di leggere la storia e gli avvenimenti. Le parabole di Gesù capovolgono il modo di ragionare degli uomini di questo mondo. Essi sono attratti da ciò che è grande, famoso, potente. Dio invece preferisce ciò che è piccolo, insignificante e proprio lì immette la sua potenza, che porta frutti di salvezza per tutti i popoli.
A volte nel leggere il vangelo anche noi possiamo sentirci come la folla che non capisce ciò che il Signore insegna e provare un senso di frustrazione, che può spingerci ad allontanarci dalla Parola. Ma il Signore ai suoi discepoli ha spiegato ogni cosa e ha donato loro il suo Spirito, perché potessero comprendere fino in fondo e annunciare il Vangelo al mondo. Noi cristiani, quindi, se ci lasciamo istruire dallo Spirito e dall’insegnamento degli apostoli, che hanno dato origine a tutto il Nuovo Testamento, non abbiamo difficoltà insuperabili per comprendere il Vangelo di Gesù.
Le persecuzioni non sono finite. Oggi la Chiesa è sotto assedio, in molte parti del mondo con una vera e propria persecuzione, in altre, come da noi, con movimenti culturali e campagne denigratorie che hanno come scopo la sua delegittimazione. La Chiesa è consapevole di avere delle responsabilità oggettive, soprattutto nei suoi figli che si lasciano sopraffare dalle tentazioni tipiche del possesso, del successo e del potere. Ma è anche consapevole che appartiene a Dio, che il suo capo è Cristo e il suo modello è Maria e anche che tra i suoi figli sono di più quelli che credono davvero e vivono la loro fede, alcuni fino alla testimonianza del sangue.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Il Regno di Dio cresce, in ogni caso e in ogni situazione, perché Dio agisce per la salvezza di ogni uomo e quindi di ciascuno di noi. A volte sapere questo non ci basta; vorremmo vedere e toccare la bellezza del Regno e allora non ci restano che la preghiera, l’Eucaristia e la carità fraterna.
  2. Quanto pesa la piccolezza e quanti timori suscita in chi è abituato a pensare a un “paese cattolico”, che non esiste più. Ma i semi del Regno ci sono e sono piccoli, ci vuole fede per coglierli e per avere la pazienza di vederli crescere con i tempi del Signore.
  3. Fare il nido all’ombra del Regno. Un modo carino per dire che è bello avere una casa in cui lo spirito si nutre, riposa e ritempra le energie, per tornare a volare nel mondo e testimoniare la gioia, la pace e l’amore. Noi abbiamo questa casa, anche se qualche volta ci perdiamo.
  4. Gesù spiega. Ci piacerebbe ascoltarlo direttamente, ma lui ha affidato la missione di istruire agli apostoli e ai loro successori. Lui stesso ci invita a fidarci.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Ricordiamo una parola di Gesù che non abbiamo capito bene e rivolgiamoci a chi è in grado di spiegarcela.

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2. introduzioni – 16 GIUGNO XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 GIUGNO

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO FA CRESCERE IL REGNO

PRIMA LETTURA

Io innalzo l’albero basso.
Il cedro, che rappresenta il Regno davidico, è stato tagliato e portato in esilio a Babilonia. Il profeta Ezechiele annuncia che il Signore trapianterà a Gerusalemme un germoglio che diventerà rigoglioso e i regni vicini gli saranno sottomessi. Questa profezia non si realizzerà sul piano politico, ma diventerà un annuncio del Messia, il quale inaugurerà il regno di Dio sulla terra.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 91 (92)

Il salmista canta l’amore tenero e fedele di Dio, che protegge i suoi fedeli e li rende fecondi di buoni frutti.

SECONDA LETTURA

Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.
Paolo è molto dispiaciuto a causa delle polemiche che deve affrontare per la comunità di Corinto. Manifesta anche una certa stanchezza. Così alza lo sguardo al Paradiso, dove godrà della presenza visibile del Signore Gesù. Ma non vuole fuggire dai problemi, perciò, finché il Signore lo lascia in questo mondo, si impegnerà a realizzare la propria missione apostolica.

VANGELO

È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
Gesù non definisce il regno di Dio, lo descrive in azione. Qui lo presenta con due parabole che evidenziano il primato dell’azione di Dio. Ha bisogno della collaborazione dell’uomo, ma la crescita e i frutti dipendono solo dall’energia che Egli stesso ha messo nel suo regno.

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4. Letture – 16 GIUGNO XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 GIUGNO

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO FA CRESCERE IL REGNO

PRIMA LETTURA

Io innalzo l’albero basso.
Il cedro, che rappresenta il Regno davidico, è stato tagliato e portato in esilio a Babilonia. Il profeta Ezechiele annuncia che il Signore trapianterà a Gerusalemme un germoglio che diventerà rigoglioso e i regni vicini gli saranno sottomessi. Questa profezia non si realizzerà sul piano politico, ma diventerà un annuncio del Messia, il quale inaugurerà il regno di Dio sulla terra.

Dal libro del profeta Ezechiele   Ez 17,22-24

Così dice il Signore Dio: «Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami lo coglierò e lo pianterò sopra un monte alto, imponente; lo pianterò sul monte alto d’Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono

il Signore, che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso, faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 91 (92)

Il salmista canta l’amore tenero e fedele di Dio, che protegge i suoi fedeli e li rende fecondi di buoni frutti.

È bello rendere grazie al Signore.

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.

 

SECONDA LETTURA

Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.
Paolo è molto dispiaciuto a causa delle polemiche che deve affrontare per la comunità di Corinto. Manifesta anche una certa stanchezza. Così alza lo sguardo al Paradiso, dove godrà della presenza visibile del Signore Gesù. Ma non vuole fuggire dai problemi, perciò, finché il Signore lo lascia in questo mondo, si impegnerà a realizzare la propria missione apostolica.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        2 Cor 5,6-10

Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione , siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.

Parola di Dio.

 

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia.

Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
Gesù non definisce il regno di Dio, lo descrive in azione. Qui lo presenta con due parabole che evidenziano il primato dell’azione di Dio. Ha bisogno della collaborazione dell’uomo, ma la crescita e i frutti dipendono solo dall’energia che Egli stesso ha messo nel suo regno.

Dal vangelo secondo Marco       Mc 4,26-34

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 GIUGNO

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO FA CRESCERE IL REGNO

RICHIESTA DI PERDONO

  • Padre, tu ci segui ogni giorno con amore, ma noi in tante circostanze non ci accorgiamo della tua presenza. Kyrie eleison.
  • Cristo, di fronte a certi avvenimenti restiamo disorientati, ma non ci rivolgiamo a te per essere illuminati. Christe eleison.
  • Spirito Santo, tu semini la salvezza nel cuore di ogni uomo, ma noi ci lasciamo spaventare dal male che fa rumore. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Padre, tu agisci in noi e nella storia dell’umanità. Noi rinnoviamo la nostra fiducia nel tuo amore e ti presentiamo la nostra preghiera. Diciamo insieme. Padre, ascoltaci.

  • Affinché sappiamo riconoscere la tua presenza non negli eventi miracolosi, ma nelle piccole circostanze della vita quotidiana. Preghiamo.
  • Affinché tu ci doni la capacità di attendere con pazienza e speranza lo sviluppo dei semi di salvezza che tu spargi nel mondo. Preghiamo.
  • Affinché tu conceda la forza e la perseveranza ai missionari e ai cristiani che subiscono la persecuzione. Preghiamo.
  • Affinché con gioia abitiamo nella casa che tu ci hai preparato nella tua Chiesa. Preghiamo.

O Padre, nella tua sapienza, hai creato l’uomo e l’hai reso partecipe del tuo progetto di salvezza. Donaci il tuo Spirito che ci aiuti a coltivare la speranza. Per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobinHood – 16 GIUGNO 2024 – XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 GIUGNO

XI
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO FA CRESCERE IL REGNO

Per scaricare sul tuo pc l’immagine in formato grande e colorabile,

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

Testi e i commenti proposti per domenica 18 FEBBRAIO2024 – I DOMENICA DI QUARESIMA anno B (COLORE VIOLA)