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7. Aforismi – Pasqua

Raccolta di aforismi o testi utili per la riflessione o l’approfondimento

SEGUIREMO ANCHE NOI IL PERCORSO DI CRISTO
– Dio, come ha risuscitato il Signore Gesù, farà risorgere anche noi con la sua potenza. Paolo apostolo (1 Cor 6,14)
– I cristiani non devono temere il futuro, perché Dio ci aspetta nel futuro. Alexandre Dumas
– Dio apre la porta del paradiso a tutti, entra chi vuole. Caterina da Genova
– Andrete in cielo non perché sarete contenti di voi, ma perché sarete contenti di Dio. Louis Evely
– Certi cattolici attendono la seconda venuta di Cristo più o meno con la stessa indifferenza con cui attendono l’arrivo dell’autobus alla pensilina. Ignazio Silone
– L’attesa delle ultime cose implica l’impegno per le penultime. D. Bonhoeffer
– Non è tempo di dormire, perché il paradiso non è fatto per i poltroni. San Filippo Neri
– Quando entreremo in paradiso, avremo tre sorprese. La prima: come mai non ci sono certe persone che io credevo sante? La seconda: misericordia! ma come mai sono entrati certi tipi sospetti? La terza: toh! ci sono anch’io. Anonimo
– Non c’è un «regno dei viventi» e un «regno dei morti»: c’è il «regno di Dio», e noi – vivi o morti – ci siamo tutti dentro. Georges Bernanos
– Se dall’aldilà nessuno è mai tornato indietro, vuol dire che non si sta poi così male. Roberto Gervaso
– Esiste una cosa che dà splendore a tutto: l’idea che ci sia qualcosa dietro l’angolo. Gilbert K. Chesterton
– Questo mondo è un preludio. Henri-Dominique Lacordaire
– Il meglio che questo mondo ha da offrire, è la nostalgia di un altro mondo. Martin Kessel
– A ciò che è accaduto, il mio «grazie». A ciò che accadrà, il mio «sì». Dag Hammarskjoeld


(tratto da: E. Bianco, All’altare di Dio – Anno C – Elledici 2009)

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8. Canto Liturgico – Pasqua

Ecco a voi questa settimana un canto di INIZIO

LUCE SPLENDA NELLA NOTTE – Turoldo-Guglielmi
(Nella Casa del Padre, n. 11 – Elledici)

1. Luce splenda nella notte,
splenda Cristo nella vita,
tutti acclamino al Signore!

2. Questo è giorno senza fine,
giorno atteso dalle cose:
pur chi piange abbia fede.

3. Dalla grazia rinnovati,
qui il Risorto ci confermi
tutti liberi e fratelli.

4. Alla cena, come allora,
entri e dica: «Pace a voi!
Il mio Spirito vi dono!

5. Come il Padre mi ha mandato,
così mando voi nel mondo:
dite a tutti quanto li amo».

6. Cristo luce, o Salvatore,
tu, l’immagine dell’uomo,
fa di noi la tua dimora.

7. Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio redentore
e allo Spirito Amore. Amen.

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9. Narrazione – Pasqua

LA PIETRA AZZURRA

Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio.
Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina.
I suoi occhi color del cielo si illuminarono quando videro uno degli oggetti esposti.
Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri.
«È per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?».
Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese: «Quanti soldi hai?».
Senza esitare, la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta, la aprì e la svuotò.
Ne vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio, una manciata di monete, alcune conchiglie, qualche figurina.
«Bastano?» disse con orgoglio. «Voglio fare un regalo a mia sorella più grande. Da quando non c’è più la nostra mamma, è lei che ci fa da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa. Oggi è il suo compleanno e sono certa che con questo regalo la farò molto felice. Questa pietra ha lo stesso colore dei suoi occhi».
L’uomo entra nel retro e ne riemerge con una stupenda carta regalo rossa e oro con cui avvolge accuratamente l’astuccio.
«Prendilo» disse alla bambina. «Portalo con attenzione».
La bambina partì orgogliosa tenendo il pacchetto in mano come un trofeo.
Un’ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza con la chioma color miele e due meravigliosi occhi azzurri.
Posò con decisione sul banco il pacchetto che con tanta cura il gioielliere aveva confezionato e dichiarò: «Questa collana è stata comprata qui?».
«Sì, signorina».
«E quanto è costata?».
«I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il mio cliente e me».
«Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli. Non avrebbe mai potuto pagare un collier come questo!».
Il gioielliere prese l’astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza.
«Sua sorella ha pagato. Ha pagato il prezzo più alto che chiunque possa pagare: ha dato tutto quello che aveva».

«Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna» (Giovanni 3,16).


tratto da “365 Piccole Storie per l’anima”, Vol. 1, pag. 353 – Bruno Ferrero, Elledici)