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2. introduzioni – III DOMENICA di AVVENTO

17 DICEMBRE

III DOMENICA DI AVVENTO Anno B

Domenica «Gaudete»

Giovanni Battista è presentato dalla liturgia di questa domenica, per rendere più intensa e impegnata, sul piano spirituale, la preparazione al Natale del Signore. All’annuncio gioioso della sua vicinanza il Battista aggiunge l’invito pressante alla conversione del cuore e della mentalità: per accogliere il Signore bisogna staccarsi dal peccato. Anche oggi nella Chiesa Dio suscita profeti che sanno indicare la strada che porta al Signore.

PRIMA LETTURA

Gioisco pienamente nel Signore.
I profeti annunciano le promesse di Dio, ma non tutti vedono la loro realizzazione. Questa profezia di Isaia, fatta per i deportati di Babilonia che tornano a Gerusalemme, troverà la sua realizzazione in Gesù. Il Signore compie, al tempo giusto, ciò che promette, ma Israele e i cristiani sono chiamati a credere e a collaborare con lui per la realizzazione piena delle sue promesse.

SALMO RESPONSORIALE     

Il Signore fa grandi cose in coloro che accolgono la sua parola. Come Maria, anche noi siamo invitati a gioire per la misericordia di Dio verso il suo popolo e verso ogni persona che crede in lui.

SECONDA LETTURA

Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.
Paolo, per concludere la sua lettera, raccoglie alcune esortazioni fondamentali per vivere da cristiani. Chi prega, si lascia guidare dallo Spirito Santo e lotta contro il male, diventa santo e farà l’esperienza piena della salvezza che viene da Dio.

VANGELO

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Il brano proposto mette insieme alcuni versetti del prologo e la testimonianza del Battista. L’evangelista parla ai cristiani e a coloro che ancora erano seguaci del precursore. Egli ha avuto la missione di testimoniare che Gesù è la luce del mondo e, fedele alla verità, rifiuta qualsiasi altra identificazione o missione.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – III DOMENICA di AVVENTO

17 DICEMBRE

III DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«DOMENICA GAUDETE»

RICHIESTE DI PERDONO

    • Signore, abbiamo una vita frenetica e confusa, per questo non ci accorgiamo della tua presenza. Abbi pietà di noi.
    • Cristo, abbiamo il cuore occupato da tanti desideri superficiali, per questo abbiamo poco spazio per te. Abbi pietà di noi.
    • Signore, ci sforziamo per essere grandi in questo mondo e dimentichiamo che davanti a te è grande chi si fa piccolo e servo degli altri. Abbi pietà di noi.

PREGHIERA UNIVERSALE

Ringraziamo il Padre che ha mandato in mezzo a noi dei testimoni di suo Figlio e presentiamogli la nostra preghiera per la Chiesa e il mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

  • Perché tutta la Chiesa continui la testimonianza del Battista e annunci al mondo la presenza del Salvatore. Preghiamo.
  • Perché nel mondo sorgano tanti profeti che guidino gli uomini sulla strada della verità. Preghiamo.
  • Perché i giovani trovino sul loro cammino testimoni che li sappiano guidare nella ricerca della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo.
  • Perché tutti noi abbiamo il coraggio di essere testimoni di Cristo con la vita e la parola. Preghiamo.

 

O Padre, dona ogni giorno il tuo Spirito alla Chiesa e rendi tutti i cristiani profeti del tuo amore che salva. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

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4. Letture – III DOMENICA DI AVVENTO

17 DICEMBRE

III DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«DOMENICA GAUDETE»

PRIMA LETTURA

Gioisco pienamente nel Signore.
I profeti annunciano le promesse di Dio, ma non tutti vedono la loro realizzazione. Questa profezia di Isaia, fatta per i deportati di Babilonia che tornano a Gerusalemme, troverà la sua realizzazione in Gesù. Il Signore compie, al tempo giusto, ciò che promette, ma Israele e i cristiani sono chiamati a credere e a collaborare con lui per la realizzazione piena delle sue promesse.
Dal libro del profeta Isaia Is 61,1-2.10-11
Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare
la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE     

Da Lc 1,46-54

Il Signore fa grandi cose in coloro che accolgono la sua parola. Come Maria, anche noi siamo invitati a gioire per la misericordia di Dio verso il suo popolo e verso ogni persona che crede in lui.
La mia anima esulta nel mio Dio.
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia.

SECONDA LETTURA

Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.
Paolo, per concludere la sua lettera, raccoglie alcune esortazioni fondamentali per vivere da cristiani. Chi prega, si lascia guidare dallo Spirito Santo e lotta contro il male, diventa santo e farà l’esperienza piena della salvezza che viene da Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

1 Ts 5,16-24

Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO           

Is 61,1 (cit. in Lc 4,18)

Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Alleluia.

VANGELO

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Il brano proposto mette insieme alcuni versetti del prologo e la testimonianza del Battista. L’evangelista parla ai cristiani e a coloro che ancora erano seguaci del precursore. Egli ha avuto la missione di testimoniare che Gesù è la luce del mondo e, fedele alla verità, rifiuta qualsiasi altra identificazione o missione.
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 1,6-8.19-28
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Parola del Signore.

Parola del Signore.

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6. Vignetta di RobiHood – III DOMENICA di AVVENTO

17 DICEMBRE

III DOMENICA DI AVVENTO Anno B

 

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

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3. Commento alle Letture – III DOMENICA DI AVVENTO

17 DICEMBRE

III DOMENICA DI AVVENTO Anno B

Domenica «Gaudete»

COMMENTO

Alcuni avevano pensato che Giovanni Battista fosse il Messia. Questa interpretazione della sua figura permane anche dopo la risurrezione di Gesù. Per questo l’evangelista Giovanni ci tiene molto, nella prima parte del suo vangelo, a riconoscere l’importanza del Battista, a dargli la giusta dimensione e a definire il suo ruolo rispetto al vero Messia.
Già nel prologo gli assegna il ruolo di testimone della luce, cioè del Verbo eterno di Dio, diventato carne nel tempo, per illuminare il mondo.
Dopo il prologo, subito, introduce la testimonianza diretta di Giovanni in risposta a una delegazione di Giudei: egli dichiara apertamente di non essere il Messia. E di fronte alla loro insistenza per sapere chi pensasse di essere e con quale autorità battezzasse, egli si definisce «voce» che invita il popolo di Israele a preparare la via del Signore. Con questa citazione del profeta Isaia, Giovanni dice tre cose: la prima, il suo compito è breve come quello della voce, che, una volta proclamata la Parola, si perde; la Parola rimane per sempre, la voce solo per poco; la seconda, il Messia sta arrivando e bisogna preparargli la strada, come quella che i deportati di Babilonia hanno preparato per il ritorno di Dio in mezzo al suo popolo e di loro stessi a Gerusalemme; la terza, io sto già realizzando ciò che i profeti hanno annunciato, preparando la venuta del Messia.
Il Battista aggiunge un’espressione, «slegare il laccio del sandalo», che a noi risulta misteriosa. Un primo senso potrebbe essere la dichiarazione della propria piccolezza rispetto al Messia, verso il quale egli non si sente degno di svolgere il compito degli schiavi. Un altro senso fa riferimento al diritto matrimoniale in uso presso Israele: scioglieva il laccio del sandalo al promesso sposo chi pretendeva di sposarne la «fidanzata»; così il Battista afferma che lo sposo della nuova alleanza è Gesù e lui non ha nessuna pretesa di prenderne il posto.
Può così affermare che il Messia c’è già, che egli stesso non lo conosceva (Gv 1,31), ma quando lo ha visto lo ha riconosciuto e ha iniziato a rendergli testimonianza. Ammonisce quindi coloro che lo stanno esaminando a fare lo stesso suo percorso: ora non conoscono il Messia, ma quando lo vedranno, anch’essi dovranno credere in lui. Cosa che si verificherà non per i capi, ma per il popolo.
La conclusione di questo brano serve all’evangelista per sottolineare la consapevolezza del Battista della propria piccolezza e debolezza di fronte alla grandezza e potenza di Dio che si manifesterà pienamente in Gesù.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Giovanni è testimone della luce. Il Verbo, incarnato, morto e risorto, è la luce del mondo. Anche noi, come il Battista, siamo chiamati a essere testimoni della luce in questo mondo minacciato dalle tenebre della falsità. Sappiamo che vivere nella verità e dire la verità, sempre, anche quando costa, è un modo concreto di testimoniare la luce di Cristo.
  2. Il Battista aveva chiara la propria identità e lo dice anche a chi non vuole capire. Oggi tanti dicono di essere cristiani senza sapere cosa voglia dire. Noi, che pensiamo di sapere, a volte dimentichiamo o mettiamo da parte Gesù Cristo. Il Vangelo, il crocifisso, l’Eucaristia, Maria e i poveri sono specchi davanti ai quali possiamo riscoprire cosa vuol dire essere cristiani senza maschere.
  3. Il testimone della luce diventa luminoso perché accoglie e riflette la luce del Verbo di Dio. Gli altri se ne accorgono, senza che il testimone abbia bisogno di ostentare nulla di sé.
  4. Forse pretendiamo di vedere i risultati della nostra testimonianza e, quando questo non succede, ci scoraggiamo. Giovanni Battista non ha visto gli effetti della sua missione e ha accettato di scomparire, come la voce. Tutti i cristiani hanno il compito di essere voce, che proclama la salvezza, portata dalla Parola eterna, con l’unica pretesa di restare fedeli fino alla morte e di ereditare un posto nella casa del Padre.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Cercare qualche occasione per parlare di Gesù in famiglia o altrove.

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3. Commento alle Letture – II DOMENICA DI AVVENTO

10 DICEMBRE

II DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE, RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI»

COMMENTO

Il primo versetto è una sorta di sintesi di tutto questo vangelo. Marco intende dare a tutti la bella notizia (questo significa «Vangelo») di Gesù (uomo in tutto come noi, con una storia umana vissuta nel tempo e condivisa negli anni finali dai suoi discepoli), Cristo (il vero Messia, confessato da Pietro a Cesarea, diverso dal messia che molti aspettavano, come trionfatore sui nemici di Israele), e, infine, Figlio di Dio (confusamente intuìto per il suo insegnamento e le sue opere divine, ma riconosciuto chiaramente dal centurione, proprio per come ha affrontato la morte).
Quindi l’evangelista introduce la figura del Battista, annunciata nel Primo Testamento (Esodo, Malachia e Isaia), indicando la sua identità e il suo compito: è il messaggero di Dio, quindi la voce che risuona con autorità per comunicare la notizia della salvezza che viene; ha la missione di ricondurre il popolo all’esperienza del primo Esodo, nel deserto, luogo non solo della prova ma anche del cammino, fatto sotto la guida di Mosè, l’inviato di Dio, verso la Terra Promessa. Il Battista spinge a ricordare pure il deserto del secondo Esodo, quello del ritorno dall’esilio di Babilonia, quando il profeta Isaia ha invitato il popolo a tracciare la via del ritorno a Gerusalemme, perché il Signore potesse rientrare nel suo Tempio.
Il Battista grida la realizzazione di queste profezie e fa capire al popolo che la strada vera che si aprirà per la venuta del Messia salvatore è la conversione, cioè il riconoscimento dei propri peccati e la partecipazione al rito di purificazione nell’acqua battesimale, che rendono il cuore capace di ricevere il perdono di Dio e di accogliere il Signore che salva.
Marco ci tiene a presentare le credenziali del Battista: veste come Elia, mangia solo cibi puri, riconosce la propria piccolezza umana di fronte alla forza di Dio, che sola può salvare e che si manifesterà in Gesù… per tutto questo Giovanni è un vero profeta, anzi l’ultimo e il più grande dei profeti, perché ha annunciato la presenza del Messia in mezzo al popolo.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Il Signore non ha smesso di inviare i suoi messaggeri. Anche oggi li manda sulla nostra strada. Proviamo a riconoscerli. Ce ne sono di vicini e lontani, grandi e piccoli, famosi e sconosciuti. Per riconoscerli e valorizzarli abbiamo bisogno di metterci in ascolto attento, con il cuore pronto ad accogliere quello che hanno da dirci da parte del Signore.
  2. Si possono chiudere gli occhi ma non gli orecchi, per questo facilmente alcuni suoni ne coprono altri e ci lasciamo frastornare. La voce del messaggero di Dio ha bisogno del nostro silenzio esteriore ed interiore per essere colta.
  3. Le vie che portano al nostro cuore diventano strette, tortuose e impraticabili quando partono dall’orgoglio, dalla vanità, dall’egoismo. Solo l’amore ce le fa rendere diritte e larghe per gli altri e per il Signore.
  4. Conversione, cioè cambiare modo di pensare perché cambi in concreto il modo di vivere e di relazionarsi agli altri e a Dio. Basta che rinunciamo al nostro modo di pensare e di decidere e chiedere in dono la mentalità di Cristo? Basterebbe, ma non è possibile, se ci mancano l’umiltà e il desiderio sincero.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Combattiamo il modo di pensare o di agire che più ci ostacola nei rapporti con Dio e con gli altri.

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2. introduzioni – II DOMENICA di AVVENTO

10 DICEMBRE

II DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE, RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI»

Giovanni Battista è presentato dalla liturgia di questa domenica, per rendere più intensa e impegnata, sul piano spirituale, la preparazione al Natale del Signore. All’annuncio gioioso della sua vicinanza il Battista aggiunge l’invito pressante alla conversione del cuore e della mentalità: per accogliere il Signore bisogna staccarsi dal peccato. Anche oggi nella Chiesa Dio suscita profeti che sanno indicare la strada che porta al Signore.

PRIMA LETTURA

Preparate la via al Signore.
Israele è in esilio da molto tempo. Il profeta annuncia che la sua colpa è espiata e invita il popolo a preparare la strada, cioè a convertirsi, per accogliere il Signore e per tornare a Gerusalemme. In questo secondo esodo, sarà il Signore stesso, come un pastore affettuoso, a guidare il suo popolo attraverso il deserto per giungere di nuovo alla terra promessa.

SALMO RESPONSORIALE     

Dal Salmo 84 (85)

Il salmista si mette in ascolto della voce del Signore e attende la sua salvezza, che si esprime attraverso quattro doni: amore, verità, giustizia e pace.

SECONDA LETTURA

Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova.
Il ritorno del Signore aveva suscitato molta attesa e poi molte domande sul suo ritardo. Pietro risponde ai cristiani in dubbio, spiegando che Dio misura il tempo diversamente dagli uomini e, se rimanda la seconda venuta del Signore, è perché ha pietà dei peccatori e desidera che tutti si convertano e accedano alla salvezza. Inoltre esorta i cristiani a pensare di meno alla fine del mondo e a impegnarsi di più per essere trovati pronti, quando il Signore tornerà.

VANGELO

Raddrizzate le vie del Signore.
La bella notizia che Marco presenta è Gesù stesso, che mantiene le promesse di salvezza contenute nel suo nome e nel suo essere figlio di Dio. Il racconto della «bella notizia» inizia con la predicazione del Battista che annuncia la presenza del Messia, invita a convertirsi, offre un battesimo di penitenza nell’acqua, che sarà presto superato dal Battesimo nello Spirito.

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4. Letture – II DOMENICA DI AVVENTO

10 DICEMBRE

II DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE, RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI»

PRIMA LETTURA

Preparate la via al Signore.
Israele è in esilio da molto tempo. Il profeta annuncia che la sua colpa è espiata e invita il popolo a preparare la strada, cioè a convertirsi, per accogliere il Signore e per tornare a Gerusalemme. In questo secondo esodo, sarà il Signore stesso, come un pastore affettuoso, a guidare il suo popolo attraverso il deserto per giungere di nuovo alla terra promessa.

Dal libro del profeta Isaia              Is 40,1-5.9-11

«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
ùannuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE     

Dal Salmo 84 (85)

Il salmista si mette in ascolto della voce del Signore e attende la sua salvezza, che si esprime attraverso quattro doni: amore, verità, giustizia e pace.

Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA

Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova.
Il ritorno del Signore aveva suscitato molta attesa e poi molte domande sul suo ritardo. Pietro risponde ai cristiani in dubbio, spiegando che Dio misura il tempo diversamente dagli uomini e, se rimanda la seconda venuta del Signore, è perché ha pietà dei peccatori e desidera che tutti si convertano e accedano alla salvezza. Inoltre esorta i cristiani a pensare di meno alla fine del mondo e a impegnarsi di più per essere trovati pronti, quando il Signore tornerà.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo          2 Pt 3,8-14

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO           

 Lc 3,4.6

Alleluia, alleluia.

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Alleluia.

 

VANGELO

Raddrizzate le vie del Signore.
La bella notizia che Marco presenta è Gesù stesso, che mantiene le promesse di salvezza contenute nel suo nome e nel suo essere figlio di Dio. Il racconto della «bella notizia» inizia con la predicazione del Battista che annuncia la presenza del Messia, invita a convertirsi, offre un battesimo di penitenza nell’acqua, che sarà presto superato dal Battesimo nello Spirito.

Dal vangelo secondo Marco                Mc 1,1-8

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – II DOMENICA di AVVENTO

10 DICEMBRE

II DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE, RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI»

RICHIESTE DI PERDONO

    • Signore, ci facciamo stordire dai rumori del nostro mondo e non siamo capaci di fare silenzio per ascoltare la tua voce. Kyrie eleison.
    • Cristo, ci scoraggiamo di fronte ai nostri fallimenti e non ci rivolgiamo a te per essere risollevati. Abbi pietà di noi. Christe eleison.
    • Signore, non crediamo che i peccati ci fanno del male e spesso cadiamo senza che ce ne accorgiamo. Abbi pietà di noi. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Con umiltà sincera rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre che vuole la nostra salvezza e ascolta le nostre preghiere.
Diciamo insieme: Padre misericordioso, ascoltaci.

  • Perché diamo ampio spazio nel cuore al desiderio di preparare con amore la venuta del tuo Figlio nella nostra vita. Preghiamo.
  • Perché diventiamo capaci di individuare nella nostra vita ciò che è contrario all’insegnamento di Gesù. Preghiamo.
  • Perché approfittiamo di questo tempo di Avvento per coltivare in noi e per promuovere nella comunità e nella società la pace e la giustizia. Preghiamo.
  • Perché la semplicità e l’umiltà di Giovanni Battista ci aiutino a riconoscere i profeti che tu susciti nel nostro tempo, per guidarci fino a te. Preghiamo.

O Padre, tu ci hai mandato il tuo unico Figlio, per salvarci. Ti preghiamo, donaci lo Spirito Santo che ci aiuti a riconoscere Gesù nei fratelli più poveri e bisognosi. Per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobiHood – II DOMENICA di AVVENTO

10 DICEMBRE

II DOMENICA DI AVVENTO Anno B

 «PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE, RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI»

 

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco