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L’Ora di Religione – Le novità per l’a.s. 2021-22

Le novità della rivista “L’Ora di Religione" per l’a.s. 2021/22

Le nuove rubriche della rivista dedicata agli Insegnanti di Religione della scuola dell’Infanzia e Primaria per l’anno scolastico 2021/22 presentate in un video della vice-direttrice Cristina Carnevale.

VUOI SAPERNE DI PIÙ E ABBONARTI ALLA RIVISTA?

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Maria per l’unità di tutti i cristiani – Il nuovo libro di Umberto De Vanna

Maria per l’unità di tutti i cristiani

La Vergine Maria nelle sue feste e nella vita della comunità cristiana

Umberto De Vanna

Caro Lettore,

in occasione del mese mariano, abbiamo il piacere di informarti dell'uscita prevista per domani del nuovo libro di don Umberto De Vanna “Maria per l’unità di tutti i cristianiedito da Elledici.

Un testo dedicato a Maria madre di Dio che si pone come finalità di avvicinare i cristiani affinché la celebrino in modo bello e significativo nel corso dell’anno liturgico e nelle sue feste più popolari e tanto care al popolo di Dio.

Di ogni festa liturgica l’Autore presenta la storia e le origini della festa medesima, i contenuti biblici e teologici che la caratterizzano.

Nella parte finale provoca sia i cattolici che il mondo evangelico e fa il punto sulle questioni che li dividono attorno alla Madre di Dio e li sfida a trovare nella Parola di Dio l’importanza della Vergine Maria, per aprirci insieme a una grande speranza: che sia proprio Lei a riportare l’unità tra i cristiani? Il testo è arricchito da un appassionato commento di Dietrich Bonhoeffer al Magnificat (Lc 1,46-55), risalente ad una sua omelia per la terza domenica di Avvento del 17 dicembre 1933.

Un testo utile per la meditazione personale e per gruppi di preghiera.

Il libro si arricchisce della presentazione di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Congregazione Salesiana, e la postfazione di Daniel Attinger, monaco di Bose e pastore luterano

 
 
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Antiquum Ministerium – Lettera Apostolica in forma di «Motu proprio» con la quale si istituisce il ministero di Catechista

Antiquum Ministerium

Lettera Apostolica in forma di «Motu proprio» con la quale si istituisce il ministero di Catechista

PAPA FRANCESCO 

Guida alla lettura di don Valter Rossi

Commenti e approfondimenti curati da don Luciano Meddi, don Valter Rossi e don Umberto De Vanna

Caro Lettore,

abbiamo il piacere di informarti dell’uscita della Lettera Apostolica in forma di «Motu proprio» con la quale si istituisce il ministero di CatechistaAntiquum Ministerium” edita da Elledici, con la guida alla lettura di don Valter Rossi e i commenti curati da don Luciano Meddi, don Valter Rossi e don Umberto De Vanna.

Papa Francesco istituisce con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio il ministero laicale di Catechista. Il Papa ha già introdotto di recente una novità, estendendo alle donne il ministero del Lettorato (l’annuncio della Parola di Dio) e dell’Accolitato (la distribuzione dell’Eucaristia). Ora, così come per gli altri servizi ufficiali della Chiesa, dal Presbiterato al Diaconato, dall’Accolitato al Lettorato, anche chi è chiamato all’accompagnamento nel cammino di trasmissione della fede, svolgerà un compito “ufficiale”.
Sinora, a norma del codice del diritto canonico, si trattava di un semplice “incarico” affidato dal parroco a un altro chierico, a un religioso o a un laico uomo o donna. Questa Lettera Apostolica imprime un ulteriore slancio al ministero laicale e all’impegno missionario di ciascun battezzato.
Il volume è arricchito da commenti e approfondimenti curati da esperti catecheti: Luciano Meddi’ Valter Rossi, Umberto De Vanna.
Uno strumento indispensabile per chiunque voglia approfondire e comprendere la vocazione del Catechista.

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Sei dei nostri! – La Canzone ufficiale del Sussidio Estivo 2021

Sei dei nostri!
La Canzone ufficiale del Sussidio Estivo 2021

Ecco il video ufficiale del Sussidio per l’Estate 2021 Sei dei nostri!

L’inno/tormentone dell’estate, dalle sonorità molto dance, con tanto di balletto e animazione.

Il sussidio estivo dall’editrice Elledici dal titolo Sei dei nostri. Innovativo, moderno e colorato, nasce dalla collaborazione dell’editrice con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e con il vasto movimento dei gruppi della Laudato si’ e si collega ai temi che hanno ispirato le ultime encicliche di Papa Francesco: quelli dell’ecologia e della fratellanza. 

Hanno coordinato la preparazione del sussidio Elledici don Valter Rossi, già direttore delle riviste Mondo Erre e Dimensioni Nuove e attualmente direttore di Dossier Catechista, e Enrico Molineri, cooperatore salesiano, da anni impegnato nella diffusione delle tematiche ecologiche care a papa Francesco.

Le tematiche

In questo periodo, segnato dalla distanza e dalla paura dell’altro, il tema dell’ecologia integrale illuminata dalla Laudato si’, è la chiave per un mondo migliore in cui tutti possano sentirsi a casa propria, tutti fratelli e amici, protagonisti di un futuro migliore. 

Le tematiche proprie della Laudato si’ (risposta al grido della Terra e al grido dei poveri, ripensamento dell’economia in un’ottica ecologica, l’adozione di uno stile di vita semplice, istruzione per creare consapevolezza ecologica, coinvolgimento comunitario e partecipazione attiva alla cura della creazione senza dimenticare una spiritualità capace di riscoprire e valorizzare la natura e il Creato) sono presentate attraverso una storia avventurosa e vivace. 

La trama 

Nonno Eco e la nipotina Jia sono i nostri protagonisti di un’estate diversa dal solito e con quel pizzico di avventura che rende tutto interessante: su un modernissimo aereo quantico ad energia solare, girano il mondo incontrando amici impegnati nella costruzione di un mondo migliore e più giusto. Eco è come un vecchio e possente albero, è il nonno saggio, che abbraccia passato e futuro, con una visione globale del mondo. Jia è come una foglia, conosce solo quello che c’è in una città moderna, ma è curiosa, fa le domande giuste al nonno e a quelli che incontra, e invita tutti a farsi delle domande su come stanno vivendo e su come si potrebbe vivere meglio. Ma non sempre, anzi quasi mai, fare le domande giuste lascia tranquilli. 

Un fantomatico Gruppo X, infatti, si accorge della loro attività, e ne avverte la pericolosità. Loschi personaggi cercano di contrastarli in ogni modo, e di impossessarsi di un libro che contiene scottanti informazioni che potrebbero mandare in crisi i loro discutibili affari. E mentre si prepara la festa finale…

l contenuti del sussidio

La storia a puntate di Eco, Jia e dei loro amici è corredata da schede tematiche e contenutistiche, approfondimento della Laudato Si’, giochi per grandi e piccoli, attività formative di gruppo e proposte di laboratori, preghiere per iniziare o concludere le giornate. Sono previste anche alcune schede formative per gli animatori, chiamati a vivere in prima persona ciò che faranno sperimentare ai bambini e ai ragazzi. Sono state preparat grazie agli interventi qualificati di interventi qualificati di alcuni esperti.

  • Cambiamenti Climatici, (Luca Mercalli, metereologo e divulgatore scientifico);
  • Economia, (Suor Alessandra Smerilli, Figlia di Maria Ausiliatrice, è un’economista,docente di economia politica e statistica presso la Pontificia Università Auxilium, consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, sotto-segretario per il Settore Fede e Sviluppo del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale);
  • Spiritualità Ecologia integrale, (don Joshtrom Kureethadam, Coordinatore del Settore “Ecologia e Creato” del Dicastero Vaticano per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale);
  • Stili di vita (Maurizio Pallante, Saggista consulente per il ministero dell’Ambiente riguardo all’efficienza energetica. Nel 2007 è stato il fondatore del Movimento per la Decrescita Felice)

Molti disegni originali corredano l’impianto grafico.

Il sussidio è pensato anche nell’ottica delle restrizioni dovute alla pandemia, che verosimilmente continueranno a limitare le esperienze di massa dei Centri estivi, concentrandosi su gruppi più piccoli di animatori e bambini nei quali poter vivere un’esperienza gioiosa e di svago, ma anche di maturazione e di fede.

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Tavola rotonda online “Sguardi sulla pastorale giovanile”

Tavola rotonda online “Sguardi sulla pastorale giovanile”

Lunedì 26 aprile 2021

Lunedì 26 aprile, dalle ore 15 alle ore 17, si terrà online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni. Intervengono i docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana:

Modera:

  • Marcello Scarpa, Istituto di Teologia Pastorale

Conclusioni:

  • Alberto Martelli, docente di Teologia dell’educazione – Istituto Universitario Salesiano di Torino
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Proposte Elledici per l’estate 2021

Proposte Elledici per l’estate 2021

Sussidio per Estate Ragazzi  Sei dei nostri!

Sussidio per i campi scuola InTesSì la vita

L’estate è ormai alle porte; anche se sarà segnata da molte incertezze, e da alcune prudenziali restrizioni iniziano le programmazioni per Estate Ragazzi, Campi estivi, Grest e molte alte iniziative che coloreranno gli oratori e sosterranno ragazzi e famiglie in questi momenti di ripartenza dopo i mesi più duri della pandemia.

L’Editrice Elledici, sempre attenta a fornire sussidi innovativi e attuali ha preparato due proposte per l’estate. 

La prima proposta è il sussidio  Sei dei nostri!, un pratico libro di 144 pagine per l’animazione delle Estati Ragazzi legato alle tematiche ecologiche tanto care a papa Francesco della Laudato si’ e di Fratelli tutti.

La seconda proposta, InTesSì la Vita, è in formato pdf, scaricabile in modo completamente gratuito da varie piattaforme, per l’animazione di campi in montagna della durata di sei giorni che trae spunto dall’esperienza di don Bosco e dalla Christus Vivit, utilizzando la felice immagine di un arazzo per indicare come Dio intesse la trama della nostra vita.

La prima proposta: Sei dei nostri!

Il sussidio “ecologico” per l’Estate ragazzi e i Grest

Uscirà ai primi di maggio, ma ci sono già ampie anticipazione, il sussidio estivo dall’editrice Elledici dal titolo Sei dei nostri. Innovativo, moderno e colorato, nasce dalla collaborazione dell’editrice con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e con il vasto movimento dei gruppi della Laudato si’ e si collega ai temi che hanno ispirato le ultime encicliche di Papa Francesco: quelli dell’ecologia e della fratellanza. 

Hanno coordinato la preparazione del sussidio Elledici don Valter Rossi, già direttore delle riviste Mondo Erre e Dimensioni Nuove e attualmente direttore di Dossier Catechista, e Enrico Molineri, cooperatore salesiano, da anni impegnato nella diffusione delle tematiche ecologiche care a papa Francesco.

Le tematiche

In questo periodo, segnato dalla distanza e dalla paura dell’altro, il tema dell’ecologia integrale illuminata dalla Laudato si’, è la chiave per un mondo migliore in cui tutti possano sentirsi a casa propria, tutti fratelli e amici, protagonisti di un futuro migliore. 

Le tematiche proprie della Laudato si’ (risposta al grido della Terra e al grido dei poveri, ripensamento dell’economia in un’ottica ecologica, l’adozione di uno stile di vita semplice, istruzione per creare consapevolezza ecologica, coinvolgimento comunitario e partecipazione attiva alla cura della creazione senza dimenticare una spiritualità capace di riscoprire e valorizzare la natura e il Creato) sono presentate attraverso una storia avventurosa e vivace. 

La trama 

Nonno Eco e la nipotina Jia sono i nostri protagonisti di un’estate diversa dal solito e con quel pizzico di avventura che rende tutto interessante: su un modernissimo aereo quantico ad energia solare, girano il mondo incontrando amici impegnati nella costruzione di un mondo migliore e più giusto. Eco è come un vecchio e possente albero, è il nonno saggio, che abbraccia passato e futuro, con una visione globale del mondo. Jia è come una foglia, conosce solo quello che c’è in una città moderna, ma è curiosa, fa le domande giuste al nonno e a quelli che incontra, e invita tutti a farsi delle domande su come stanno vivendo e su come si potrebbe vivere meglio. Ma non sempre, anzi quasi mai, fare le domande giuste lascia tranquilli. 

Un fantomatico Gruppo X, infatti, si accorge della loro attività, e ne avverte la pericolosità. Loschi personaggi cercano di contrastarli in ogni modo, e di impossessarsi di un libro che contiene scottanti informazioni che potrebbero mandare in crisi i loro discutibili affari. E mentre si prepara la festa finale…

l contenuti del sussidio

La storia a puntate di Eco, Jia e dei loro amici è corredata da schede tematiche e contenutistiche, approfondimento della Laudato Si’, giochi per grandi e piccoli, attività formative di gruppo e proposte di laboratori, preghiere per iniziare o concludere le giornate. Sono previste anche alcune schede formative per gli animatori, chiamati a vivere in prima persona ciò che faranno sperimentare ai bambini e ai ragazzi. Sono state preparat grazie agli interventi qualificati di interventi qualificati di alcuni esperti.

  • Cambiamenti Climatici, (Luca Mercalli, metereologo e divulgatore scientifico);
  • Economia, (Suor Alessandra Smerilli, Figlia di Maria Ausiliatrice, è un’economista,docente di economia politica e statistica presso la Pontificia Università Auxilium, consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, sotto-segretario per il Settore Fede e Sviluppo del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale);
  • Spiritualità Ecologia integrale, (don Joshtrom Kureethadam, Coordinatore del Settore “Ecologia e Creato” del Dicastero Vaticano per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale);
  • Stili di vita (Maurizio Pallante, Saggista consulente per il ministero dell’Ambiente riguardo all’efficienza energetica. Nel 2007 è stato il fondatore del Movimento per la Decrescita Felice)

Molti disegni originali corredano l’impianto grafico.

Il sussidio è pensato anche nell’ottica delle restrizioni dovute alla pandemia, che verosimilmente continueranno a limitare le esperienze di massa dei Centri estivi, concentrandosi su gruppi più piccoli di animatori e bambini nei quali poter vivere un’esperienza gioiosa e di svago, ma anche di maturazione e di fede.

Le canzoni

Sono ormai pronte anche due canzoni.

La prima è un inno/tormentone dell’estate, dalle sonorità molto dance, con tanto di balletto e animazione, che verrà reso disponibile gratuitamente sul canale YouTube della Elledici, dal titolo, ovviamente, Sei dei nostri!

Il secondo brano, Kyamarou Kandjera, è un good African traditional rhythm, con immagini del balletto girate sia in Italia che in Nigeria in un innovativo gemellaggio tra animatori, e sarà disponibile anch’esso ai primi di maggio.

In attesa dell’uscita del sussidio è possibile avere maggiori informazioni e visionare già una parte del materiale sul sito della Elledici: https://www.elledici.org/sussidi/sussidio-2021/

La seconda proposta: InTesSì la Vita

Sussidio per una settimana di Campo scuola

Il sussidio per i campi scuola e le settimane residenziali è concepito nell’ottica delle restrizioni dovute alla pandemia e comunque diffuso nella speranza che si possano vivere settimane residenziali formative in montagna o in luoghi di colonia per ragazzi e ragazze.

È stato preparato dai giovani salesiani dello studentato filosofico di Nave che lo renderanno disponibile gratuitamente in formato pdf e su altri supporti.

Le tematiche

Il messaggio intorno a cui si dipana l’avventura è molto semplice e prezioso: anche se vedo la mia vita piena di cose apparentemente senza senso, per Dio invece non è così; la vita di ognuno è preziosa perché è voluta e accompagnata da un Dio che ci ama. Solo con gli occhi di Dio potrò riconoscere la mia bellezza e quella degli altri.

Il racconto rielabora alcune intuizioni contenute nel sogno fatto da don Giovanni Bosco all’età di nove anni e dall’invito contenuto nella Christus Vivit al n° 198 in cui compare la felice immagine di un arazzo per indicare come Dio intesse la trama della nostra vita. Da qui il titolo del sussidio: InTesSì la Vita (Tu, o Dio, intessi la mia vita e quella di tutti; in Te sì, o Signore, c’è vita, perché tu fai vivere tutto).

La trama

La storia è ambientata a Tapestry Island, un’isola in cui ogni persona “possiede” un arazzo, che gli abitanti chiamano “disegno”, il quale si tesse costantemente sul grande muro nella piazza principale della città. Tutti sanno di avere il proprio disegno, ma nessuno sembra sapere che significato abbia, però credono che sia il Grande Sarto ad intesserli tutti.

Lì vivono Davide e Jonathan, due giovani che, provocati da alcuni loro coetanei, iniziano a farsi domande importanti e vitali. Per rispondere a tali domande inizieranno un viaggio che li porterà sulle altre isole del loro arcipelago ad incontrare personaggi alquanto originali. I primi incontri li lasceranno insoddisfatti, ma alla fine, inaspettatamente, troveranno gli indizi giusti per le risposte che cercavano e torneranno alla loro isola in modo nuovo.

I contenuti del sussidio

Dopo un prologo introduttivo, sono previste sei giornate di attività, alle quali corrispondono sei puntate della storia. 

Ogni giorno di attività è diviso nel sussidio in cinque sezioni sempre uguali che corrispondono ad altrettanti momenti da far vivere ai ragazzi: la puntata del giorno, l’attività formativa, la preghiera, un episodio tratto dalla vita di Don Bosco e un grande gioco. 

C’è un copione teatrale pronto per essere interpretato dagli animatori, e un video già pronto con le scenette. Pratici QRcode indirizzano al copione stampabile, ai video, ai materiali extra per i giochi e le attività formative alle canzoni originali.

Le canzoni

Sono disponibili alcune canzoni in stile musical con le registrazioni audio e i video che presentano i passi della coreografia.

InTesSì la Vita, l’inno ballabile del campo, che invita a trovare le risposte che paiono impossibili tra i fili aggrovigliati della vita.

Ci sono poi alte canzoni inserite all’interno del copione: Le spalle al grande muro; Il grande salto; Oltre il groviglio

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Movimento Cattolico Mondiale per il Clima: corso animatori Laudato Si’

Movimento Cattolico Mondiale per il Clima

Corso on line di formazione Animatori
Laudato Si’

dal 13 aprile al 4 maggio 2021

Caro Lettore,

riportiamo di seguito il comunicato del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima relativo all’iniziativa del “Corso on line di formazione Animatori Laudato Si’” dal titolo “Va’ e ripara la nostra casa” che si terrà dal 13 aprile al 4 maggio 2021 e che vede coinvolta la nostra Casa Editrice come Media Partner.

Corso Animatori Laudato Si’

Carissimi,

con immensa gioia, vi annunciamo che l’Editrice Elledici insieme al Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (Global Catholic Climate Movement – GCCM) propone il nuovo Corso on line di formazione Animatori Laudato Si’, dal 13 aprile al 4 maggio 2021, come risposta all’appello urgente per la cura della nostra casa comune lanciato da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si’. Gli Animatori Laudato Si’, formati dal Movimento in tutto il mondo, sono circa 17000, distribuiti su 73 paesi nei cinque continenti. In Italia il programma è stato avviato nel 2019 e la nostra rete conta circa 2000 animatori.

Il corso inizierà martedì 13 aprile e si compone di 4 sessioni on line della durata di un’ora, un questionario di valutazione al termine di ciascuna delle 4 sessioni, un progetto applicativo da realizzare durante la Settimana Laudato Si’, dal 17 al 24 maggio 2021, e un impegno a realizzare un evento per Tempo del Creato. Le lezioni potranno essere seguite anche in differita attraverso la registrazione ed anche in questo caso sarà richiesto di compilare i questionari di valutazione. A seguito della partecipazione ai quattro incontri, all’invio dei questionari compilati e all’organizzazione di un’attività per la Settimana Laudato Si’, i partecipanti riceveranno il certificato di Animatore Laudato Si’. La presentazione del corso con il programma completo è disponibile a questo link.

Abbiamo scelto di promuovere insieme questo corso, in un cammino che accomuna a noi tante realtà cattoliche. Ti invitiamo a divulgare questa iniziativa ai tuoi contatti, e a quelle persone che hanno a cuore la cura della nostra casa comune. PASSA LA… CHIAMATA!!!

Grazie per il tuo impegno
Laudato si’!

Antonio Caschetto,
Coordinatore dei programmi, Italia, Movimento Cattolico Mondiale per il Clima

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Recensione del libro “Incarnazione digitale” di Luca Peyron

Incarnazione digitale

Custodire l’umano nell’infosfera

Il 5 febbraio scorso, il magazine Vita (mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit) ha dedicato un articolo al libro “Incarnazione digitale” di don Luca Peyron, edito da Elledici. Di seguito la recensione con l’intervista all’autore, a cura di Marco Dotti.

La sfida dell’incarnazione digitale: custodire l’umano nell’infosfera
di Marco Dotti 05 febbraio 2021

La tecnologia non è un semplice mezzo, ma uno strumento performativo: mentre la usiamo ci cambia. Per questo, come ha più volte esortato Papa Francesco, è importante riflettere su ciò che sta a monte, oltre che sulle conseguenze e gli effetti del digitale sulla nostra vita. L’esperienza torinese dell’apostolato digitale

«L’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico», con queste parole Papa Francesco ha chiamato allo sforzo congiunto per disegnare un futuro che tenga conto della trasformazione in cui siamo immersi. Una nuova realtà che, già nei primi anni Settanta, venne definita “infosfera” e oggi riguarda tutti.

Don Luca Peyron studia da anni l’infosfera, tema a cui ha dedicato anche un bel libro (Incarnazione digitale. Custodire l’umano nell’infosfera, Elledici, 2019). Ha un passato da consulente legale in proprietà industriale, è docente di teologia e ha avuto un ruolo di primo piano nella candidatura di Torino come Centro italiano per l’Intelligenza Digitale. Da due anni, Peyron coordina il Servizio per l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino che si occupa proprio della connessione tra infosfera, ambiente digitale e fede. Un servizio che suscita interesse crescente. Ne parliamo con lui.

C’è una differenza tra pastorale digitale e apostolato?
C’è una differenza sostanziale tra pastorale digitale e apostolato digitale. Fare un blog religioso, costruire un sito internet per la parrocchia, diffondere via social un bollettino religioso sono un modo di fare pastorale servendosi del digitale. L’apostolato digitale, invece, è un servizio nato all’interno della pastorale universitaria della Diocesi di Torino e ha come senso, significato e obiettivo quello di pensare la trasformazione digitale.

Un nuovo approccio dunque?
Ci siamo posti il problema di pensare la trasformazione ad intra e ad extra di tutto ciò che è digitale – dall’Intelligenza Artificiale alle piattaforme fino alla blockchain – rispetto all’aver fede, rispetto a incontrare Dio, rispetto ad avere un vita ecclesiale. Ad intra, il tema dell’apostolato digitale si interroga dunque su come la trasformazione digitale incide sul fatto credente. Ad extra, ci si interroga su cosa la Chiesa ha da dire rispetto al mondo e alla società nel suo complesso in relazione a questi temi: che tipo di contributo, a partire dalla teologia spirituale fino al Magistero, dal Vangelo all’esperienza delle comunità. la Chiesa può dare per la comprensione di quanto sta accadendo. Partendo, ovviamente, dal presupposto che la trasformazione digitale sta cambiando la società, l’essere umano, le relazioni tra le persone, quelle istituzionali e d’impresa. L’apostolato digitale non si pone, dunque, solo il tema di come annunciare il Vangelo in un mondo che cambia, ma anche di come capire il mondo che cambia.

Come nasce l’apostolato digitale?
Nasce da una provocazione dei padri sinodali durante il Sinodo sui giovani prima e del Santo Padre poi, che hanno insistito sul fatto che la Chiesa si interroghi su questi temi.

Il suo libro ha un sottotitolo avvincente: incarnazione digitale…
Questo libro nasce da un’esperienza personale: mi occupo di questi temi – insegno teologia all’Università Cattolica di Milano, alla Statale di Torino e presso IUSTO – università salesiana sempre di Torino – da tempo e ho cercato di mettere per iscritto quanto insegnavo. L’ho fatto per cominciare a mettere un po’ parola su questi temi, a partire da un concetto di fondo: l’infosfera.

L’infosfera è la globalità delle informazioni che, in qualche modo, ci avvolge e determina sempre di più le nostre posture esistenziali. Incarnazione digitale significa che a partire dal mistero dell’incarnazione di Cristo, in ogni epoca i cristiani si devono interrogare sui segni dei tempi e come, in quel determinato momento della storia, le persone vivono la loro esperienza di vita e di fede. Questo perché nella loro esperienza di vita e di fede, e solo in quella, può maturare l’incontro concreto e reale con Cristo. L’operazione che tentiamo di fare è riflettere su questi temi portando il nostro contributo.

Come lavorate concretamente?
Lavoriamo in équipe, cercando di intercettare soprattutto i giovani. Abbiamo un laboratorio interconfessionale, Rerum Futura, che mette insieme giovani cattolici, ebrei e musulmani per riflettere sul digitale.

L’aspetto della sfida include quello dei rischi, mi riferisco in particolare ai temi antropologici. Dalla trasformazione digitale potrebbero uscire antropologia nuove, inedite, forse incompatibili con la nostra visione del mondo…
Il rischio maggiore che rilevo, per quanto riguarda la Chiesa, sarebbe non accorgersi di quanto sta succedendo e, mi permetto di dire, di quello che è già successo… da tempo. Rischiamo di continuare a annunciare il Vangelo a un essere umano che, semplicemente, non esiste più. Quando Papa Francesco nel 2015, a Firenze, ricordava che il mondo è cambiato… Aveva chiesto agli studenti e alle università di mettersi insieme e provare a riflettere sul cambiamento. A Torino abbiamo rimodulato la Pastorale universitaria, a partire da quel discorso di Papa Francesco.

Il Concilio Vaticano II parla continuamente di «condizione umana». Ecco, la condizione umana sta cambiando. è diventata una condizione digitale e digitalizzata. Dobbiamo riflettere su questo aspetto, partendo anche da una considerazione personale: il grosso rischio che vedo – parlo dei pastori, dei catechisti, degli animatori – è non cogliere una trasformazione in cui siamo immersi. Una trasformazione che ha cambiato anche noi. Continuiamo a ripetere in modo rituale parole, frasi, atteggiamenti… ma quelle parole hanno una risonanza diversa rispetto a pochi anni fa.

Un esempio?
Durante il lockdown abbiamo assistito a una “ligurgodemia”… Un uso massivo di strumenti social non pensata. Ci siamo persi la presenza reale di Cristo in tre mesi… pur di andare su Facebook. Una questione enorme, tant’è che il Papa a Santa Marta ad un certo punto ha detto: fermiamoci e riflettiamo!

C’è stata una “grande abbuffata” di social…
Più che un’abbuffata, è stata la scoperta di un nuovo mondo senza che ci si rendesse conto di come la tecnologia digitale non è uno strumento neutro. La tecnologia è uno strumento performativo: nell’usarla, ci cambia.

Qualcosa, però, sta cambiando?
Credo che questo tempo sia uno straordinario kairos che la Provvidenza ci ha regalato. Lo stordimento rispetto a quello che è successo è globale ed è planetario. Questo significa che, oggi, la Chiesa ha la possibilità di mettere parola su questi temi con una saggezza, una lungimiranza e una capacità progettuale e profetica che difficilmente ritroviamo in altri soggetti istituzionali e non. Negli ultimi duecento anni ci siamo disabituati, ma nei precedenti milleottocento abbiamo passato i nostri giorni a guarda al tempo che verrà e all’umano che verrà. Vorrei andare a San Giovanni Bosco e al suo insegnamento: quando pensò l’oratorio, lo pensò con alcuni pezzi che continuano nell’oggi, tra questi l’aula.

L’aula di catechismo?
No! L’aula era il luogo in cui i giovani venivano invitati a pensare. Questo è il pezzo che, da un lato, un po’ ci manca. Ma è anche il pezzo che, d’altra parte, possiamo oggi mettere a sistema. È il pezzo che la società ci chiede. C’è un vinto pressante: che cosa pensare e come pensare tutto questo.

L’epoca digitale cambia la percezione dello spazio, del tempo e del corpo. Infonde un senso di espansione di sé che sembra non incontrare più limiti e l’omologazione si afferma come criterio prevalente di aggregazione: riconoscere e apprezzare la differenza diventa sempre più difficile

Papa Francesco

Torino, oggi, è centro italiano per l’Intelligenza Artificiale…
Ed è proprio un’occasione straordinaria di pensiero e di condivisione di pensiero. Quello che la Chiesa ha da dire sull’essere umano da sempre sta suscitando un interesse del tutto nuovo. Dalla Chiesa molti si aspettavano un atteggiamento di tipo moralistico rispetto ad alcune cose, invece il semplice fatto di articolare un pensiero non moralistico, ma che cerca di proporre un’antropologia, una filosofia, una visione economico-politica delle cose… è visto con interesse e stupore.

Come se lo spiega?
Questa visione, ovviamente, si radica nel Vangelo ma per la nostra società non era più considerata quindi risulta spesso nuova. L’effetto che genera, però, è dirompente: ha aperto una nuova capacità e possibilità di dialogo imprevedibili solo pochi anni fa. Con la nostra équipe siamo invitati negli ambiti più disparati per portare il nostro pensiero. C’è una richiesta di pensiero, anzi: del nostro pensiero in tutti gli spazi. Questo non significa occupare nuovi spazi. Significa essere là dove nascono nuovi processi e dove vengono iniziati filoni di ricerca molto importanti. Questo comporta per noi una nuova responsabilità etica e civile.

La sfida sulle tecnologie è complessa…
Come tale può essere affrontata solo in modo sinodale: facendo le cose assieme, pensandole trasversalmente. Teologie e sguardi differenti vanno messi assieme e a sistema. Non farlo, significa sconnettere lo spirito dalle opere.

Dobbiamo passare dalla connessione alla relazione…
Sono convinto che la trasformazione digitale permetta di far diventare globale il locale. Il Concilio ci ha insegnato che bisogna insistere sul locale. Ma il locale, oggi, può diventare globale: la trasformazione digitale ci restituisce la possibiltà di restituire e raccontare la nostra azione, dopo aver lavorato e raccontato il nostro pensiero. La trasformazione digitale riconnette pensiero e azione e ci permette, così, di intervenire fattivamente nelle cose del mondo. Senza lasciare che ci travolgano.

Leggi anche: “L’innovazione può essere santa?” su datamagazine.it (19 Febbraio 2021)

 

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Dossier Catechista: la sfida del digitale

Si riporta la notizia proveniente da “La voce e il tempo” a cura di don Valter RossiDirettore di Dossier Catechista – riguardo la grande sfida che, l’Editrice Elledicì e lApostolato digitale, hanno scelto di affrontare: il digitale.

Dossier Catechista la «sfida» del digitale con l’équipe dell’Apostolato

La collaborazione tra l’équipe dell’Apostolato digitale e la rivista della Elledici Dossier Catechista inizia in un momento ben preciso ed importante. Coincide (casualmente?) con l’uscita del Nuovo Diretto-rio per la catechesi, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione. Il documento, approvato da Papa Francesco il 23 marzo 2020, memoria liturgica di San Turibio di Mogrovejo che, nel XVI secolo, diede forte impulso all’evangelizzazione e alla catechesi, sarebbe stato pubblicato nel mese di giugno, ma il testo iniziava a circolare nella nostra redazione. Erano i giorni del primo lockdown e scoprivamo che la tecnologia ci dava la possibilità di vederci e lavorare restando comodamente seduti sul divano.

Un Meet ci unì, e iniziammo a scambiarci idee ed intuizioni proprio su un punto che stava segnando la novità di quel Direttorio così innovativo: il digitale. Lo confesso, avevo la consapevolezza di parlare con un esperto (don Luca Peyron – coordinatore del Servizio per l’apostolato digitale), per cui mi limitavo ad annuire e confermare, ma dentro di me cresceva la convinzione che le riflessioni che stavamo facendo di fronte ai primi segnali di una «rivoluzione Covidiana» ormai iniziata non potevano fermarsi chiudendo quella conversazione virtuale (ma assai reale). E le parole del Direttorio che stavo leggendo avevano un peso eccezionale: l’educazione al buon uso del digitale, l’accompagnamento nel mondo virtuale, l’esigenza di essere presenti testimoniando i valori del Vangelo… Mi chiedevo: «Ma i nostri catechisti e le nostre catechiste sono pronte ad affrontare questa sfida?».

Non solo per quanto riguarda l’aspetto tecnico-pratico(per quello basta forse un nipote con molta pazienza e un proposito quaresimale), quanto piuttosto per un approccio mentale nuovo, non terrorizzato, né ingenuo, ma sapienziale e fruttuoso. Non potevo lasciarmi scappare l’occasione di incastrare don Luca e la sua équipe nella redazione della rivista, e così arrivammo al dunque. Si trattava di fare un po’ di spazio nella rivista per una riflessione slegata dalla praticità del «fotocopia, distribuisci e colora» che rende tanto felici catechisti e bambini. Due pagine di riflessione e di formazione al digitale, ma non per questo meno utili, anzi indispensabili. Una nuova rubrica che desse punti di riferimento e rispondesse alle richieste del Nuovo Diretto-rio di far crescere «una più profonda comprensione della cultura digitale, aiutando a discernere gli aspetti positivi da quelli ambigui» (n° 216). A mio parere si trattava di una sfida. Non tanto per l’indubbia capacità dell’Apostolato Digitale di centrare i problemi importanti, quanto piuttosto per le difficoltà di coinvolgere nella riflessione «il grande pubblico», soprattutto in un momento in cui si speravano soluzioni immediate a problemi complessi e a sfide che ci avevano volto, come comunità ecclesiali, impreparati.

La sospensione delle Messe persino a Pasqua, la chiusura degli oratori, l’interruzione della catechesi, la socialità ridotta, il distanziamento non potevano trovare risposte a basso prezzo ma chiedevano un surplus di faticosa riflessione. Ora stiamo impaginando l’ultimo numero di questa faticosa annata che ci ha tolto molto catechismo in presenza ma ci ha dato l’occasione di pensare, e viene naturale provare a fare sintesi. Ci siamo riuniti nel consiglio di redazione e ci siamo chiesti quanto siano stati apprezzati questi articoli. Forse non abbastanza, ma un primo percorso è iniziato e non intendiamo fermarci. Anche noi rischiamo di diventare prigionieri della «cultura dell’istantaneo». «La sfida dell’evangelizzazione comporta quella dell’inculturazione nel continente digitale» (372), afferma il Direttorio, ribadendo l’importanza di offrire spazi di esperienza di fede autentica, capaci di fornire chiavi interpretative per temi forti, come la corporeità, l’affettività, la giustizia e la pace. Come salesiani, proprio nei dintorni della festa nostro santo fondatore, ribadiamo che: «Quando si tratta di qualche cosa che riguarda la grande causa del bene, Don Bosco vuol essere sempre all’avanguardia del progresso».

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Recensione del libro “Dio al centro” di Vito Spagnolo

Dio al centro

Il cammino della preghiera

Dal mensile della Famiglia Paolina “Il cooperatore paolino”.

Il volume del prete paolino don Vito Spagnolo traccia un cammino non facile che mira a recuperare la presenza di un «Dio lontano» che, se coinvolto quotidianamente nelle nostre scelte e nelle nostre azioni, può trasformare radicalmente la nostra vita.

Mettere Dio al centro significa vivere non per se stessi, ma per Lui. Questa disposizione è indispensabile in colui che vuol pregare.

«Il centro più profondo dell’anima è Dio», dice San Giovanni della Croce. In questa verità si trova la giustificazione di tutte le forme di orazione intese come «preghiera del cuore». È nella preghiera che si fa esperienza dell’amore di Dio. Lui solo ci può cambiare, trasformare, trasfigurare. Dio è presente nel mondo in molteplici modi. E presente nel creato, nei sacramenti e in maniera speciale nell’Eucarestia. Ma, è anche in noi stessi.

«Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo?», dice Paolo ai Corinzi. Il cristiano può così sempre rientrare in se stesso e là troverà Dio.