22 DICEMBRE
IV DOMENICA DI AVVENTO
MARIA SI ALZÒ E ANDÒ IN FRETTA
Domenica scorsa ci siamo presentati dal Battista e abbiamo chiesto: che cosa dobbiamo fare? Oggi Maria ci dà una risposta e un esempio. È diventata la madre di Gesù (quando una donna concepisce, è già madre) e si chiede: come mi preparo alla venuta del Messia? Non ci pensa molto. Si alza e va in fretta, forse per aiutare Elisabetta, ma certamente e soprattutto a portare Gesù a lei e a Giovanni.
PRIMA LETTURA
Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele.
I re discendenti di Davide non hanno portato pace e prosperità, ma violenze, ingiustizie e corruzione. Il profeta Michea alza la voce e annuncia che il Signore sta per mandare un re pacifico, che pascerà il popolo con giustizia. Michea forse pensava a un re che sarebbe arrivato in breve tempo, ma il Signore realizzerà questa profezia 700 anni dopo, con Gesù.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 79 (80)
La preghiera accorata del salmista chiede al Signore che intervenga per salvare il suo popolo e proteggerlo dai nemici, concedendo la sua forza al re che lui stesso ha scelto.
SECONDA LETTURA
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
Già nel Primo Testamento i profeti erano giunti alla convinzione che non erano i sacrifici di animali a ottenere il perdono dei peccati e la benedizione di Dio, ma l’obbedienza alla sua volontà. Gesù realizza in pieno la volontà del Padre, offrendo se stesso in sacrificio, e così abolisce definitivamente i sacrifici antichi e li sostituisce con il proprio. I cristiani, per essere purificati e santificati, devono immergersi nel sacrificio di Cristo.
VANGELO
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Luca non racconta un fatto di cronaca, ma un evento di salvezza. Maria è l’Arca della Nuova Alleanza, perché porta in grembo il Messia salvatore. La sua visita a due rappresentanti del Primo Testamento segna la realizzazione delle promesse di Dio, l’annuncio della pace e la consegna della gioia, frutto della presenza del Messia.