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2. introduzioni – VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

11 FEBBRAIO

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

(Giornata mondiale del malato)

CERCARE CRISTO, PER ESSERE PURIFICATI

PRIMA LETTURA

Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento.
In tutte le culture la lebbra era (ed è) ritenuta una malattia ripugnante e i lebbrosi erano esclusi dalla vita pubblica e sociale. Anche in Israele è così, anzi ancora di più perché la lebbra è considerata una punizione di Dio particolarmente severa per i peccati commessi. L’emarginazione sociale e religiosa rende la vita dei lebbrosi senza speranza.

SALMO RESPONSORIALE

Dal Salmo 31 (32)

Per il salmista la beatitudine consiste non nell’innocenza, ma nel riconoscere il proprio peccato e ottenere il perdono da Dio misericordioso.

SECONDA LETTURA

Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo.
Alcuni cristiani di Corinto giustamente ritenevano che, dato che gli idoli non esistono, era lecito mangiare la carne sacrificata nei loro templi e venduta al mercato. L’Apostolo condivide questa posizione, ma invita tutti a curare anzitutto la carità verso coloro che, per la fragilità della loro fede, rimarrebbero scandalizzati da chi mangia queste carni. E si offre come esempio.

VANGELO

La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
Solo Dio poteva guarire un lebbroso. Marco colloca all’inizio del vangelo un segno che indica la presenza di Dio in Gesù: è lui il Messia. La proibizione di divulgare il prodigio mira a evitare il sorgere di false attese, perché Gesù sarà un Messia diverso da quello che tutti si attendono. La disobbedienza del lebbroso purificato indica il compito dei discepoli che hanno sperimentato la salvezza: annunciare a tutti che Gesù è il salvatore.