19 NOVEMBRE
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
«BENE, SERVO BUONO E FEDELE…»
Quando il Signore è salito al cielo, ha lasciato tutti i suoi doni alla Chiesa e a ogni discepolo. Così la comunità e ogni cristiano hanno la missione di diffondere il Regno di Dio nel mondo, valorizzando i doni del Signore Gesù. La ricompensa è la condivisione della vita e della gioia di Dio stesso nella sua casa.
PRIMA LETTURA
La donna perfetta lavora volentieri con le sue mani.
In tutte le culture, e anche in Israele, si trovano giudizi negativi e facili battute sulle donne. Anche questo brano inizia con una domanda che non fa pensare bene della grande maggioranza delle donne. Poi indica le caratteristiche di una donna «forte»: brava moglie, laboriosa, generosa con i poveri, timorata di Dio. Possiamo dire che di donne così nella storia ce ne sono molte e non solo nella Chiesa.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 127 (128)
Chi ama il Signore e rispetta la sua legge è beato e gode dei suoi doni e dei frutti della propria vita buona.
SECONDA LETTURA
Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.
Paolo velatamente rimprovera chi vorrebbe sapere di più sui tempi della venuta del Signore e ricorda che di una cosa sola i cristiani devono preoccuparsi: vivere il Vangelo in modo tale da essere sempre pronti per la venuta del Signore.
VANGELO
TRA PARENTESI [ ] LA FORMA BREVE.
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
La parabola dei talenti parla della Chiesa e di ciascun cristiano. Il Signore Gesù a tutti affida i suoi doni che devono portare frutti. Chi si impegna e produce frutti, condividerà la gioia del Signore al suo ritorno; chi, per paura, non si impegna resterà escluso.