Pubblicato il

2. introduzioni – I DOMENICA DI QUARESIMA

26 FEBBRAIO

I DOMENICA DI QUARESIMA

OBBEDIRE ALLA PAROLA DI DIO PER VINCERE OGNI TENTAZIONE

Il cammino della Quaresima ci fa arrivare alla Pasqua solo se è compiuto guardando a Gesù e seguendo le sue orme. L’avversario tenta in ogni modo di ostacolarci. Riconoscere le arti subdole del tentatore e vincerle è possibile, e può essere anche facile, per chi si lascia istruire e guidare dalla parola di Dio, letta alla luce dello Spirito Santo all’interno della comunità cristiana.

PRIMA LETTURA
La creazione dei progenitori e il loro peccato.
Il racconto della creazione e del primo peccato non narra dei fatti, ma spiega la condizione dell’uomo in tutta la storia. La duplice radice del peccato è riconosciuta nella sfiducia verso Dio, considerandolo nemico della felicità dell’uomo, e nella pretesa di stabilire, senza Dio, il bene, il male e la strada della propria felicità. Tragico errore, di cui l’umanità subisce le conseguenze in tutte le epoche della storia.

SALMO RESPONSORIAL                   Dal Salmo 50 (51)
Il riconoscimento del proprio peccato consente al salmista di rientrare in un dialogo vero con Dio. Egli esprime la fiducia nella misericordia di Dio e spera di essere perdonato, per riprendere con lui il cammino della salvezza.

SECONDA LETTURA
Dove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Partendo dal racconto biblico del primo peccato, Paolo contrappone il percorso di Adamo, rappresentante dell’umanità peccatrice, a quello di Gesù, figlio obbediente al Padre. Le conseguenze della disobbedienza sono terribili, ma il frutto sovrabbondante dell’obbedienza di Gesù è la salvezza di tutti gli uomini.

VANGELO
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.
L’evangelista Matteo presenta Gesù vincitore nei confronti del tentatore. Le tre tentazioni toccano i rapporti fondamentali di ogni uomo: con le cose, con gli altri e con Dio. Non sono tentazioni di un momento, ma attraversano tutta la vita di Gesù, fin sulla croce, e tutta la vita di ogni uomo. L’arma che l’evangelista mette tra le mani di Gesù, e nostre, è la parola di Dio, interpretata alla luce dello Spirito Santo.