19 FEBBRAIO
VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
SOMIGLIARE AL PADRE
Siamo invitati ad andare oltre la Legge di Mosè e le inter- pretazioni dei rabbini di Israele. I cristiani hanno come riferimento morale gli insegnamenti di Gesù, come modello di vita Gesù stesso, come meta, verso cui camminare costante- mente, la somiglianza con Dio Padre, che ama tutti, buoni e cattivi.
PRIMA LETTURA
Ama il prossimo tuo come te stesso.
In questo famoso brano Dio ordina di essere santi, cioè di appartenere a lui. Nella storia di Israele la santità è stata intesa come separazione dagli altri popoli, con la convinzione di essere superiori. Qui, invece, appartenere a Dio significa creare e pro- muovere la fraternità attraverso l’amore e il perdono.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 102 (103)
Il salmista ha fatto esperienza personale del perdono di Dio. Per questo diventa testimone della misericordia del Signore verso tutti ed eleva un inno di lode e di ringraziamento.
SECONDA LETTURA
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Gesù ha insegnato che è lui il vero tempio. La Chiesa, grazie a Cristo, è diventata il luogo della presenza di Dio nel mondo. Le prime comunità cristiane hanno vissuto questa verità. Paolo sa bene che le divisioni stanno distruggendo la comunità di Corinto e mette in guardia tutti i litiganti, minacciando un intervento punitivo di Dio. Quindi invita a cercare la vera sapienza che unisce tutti a Cristo.
VANGELO
Amate i vostri nemici.
Gesù, attraverso diversi esempi, va oltre la Legge di Mosè. In negativo, insegna a scegliere di subire un’ingiustizia, piuttosto che rispondere con altrettanta violenza. In positivo, propone la motivazione più profonda dell’agire del cristiano: arrivare ad amare gli altri, e anche i nemici, come li ama Dio stesso.