Pubblicato il

4b. Letture – Natale del Signore – Messa dell’aurora

2 5         D I C E M B R E
NATALE DEL SIGNORE 

MESSA DELL’AURORA
UNA LUCE È SPUNTATA PER IL GIUSTO

PRIMA LETTURA
Ecco, arriva il tuo Salvatore.

L’annuncio del profeta Isaia riguardo all’arrivo di un salvatore, che ha accompagnato tutto il cammino dell’Avvento, assume il suo significato definitivo solo in questo giorno di festa. È Gesù il salvatore, l’atteso. Di conseguenza, siamo noi quel popolo santo ricercato nonostante la sua infedeltà.

Dal libro del profeta Isaia   Is 62,11-12
Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede. Li chiameranno Popolo santo, Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata». Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE         Dal Salmo 96 (97)
Il salmo è un canto di lode per la gloria del Signore. Cristo è la luce che risplende sui giusti, è lui la gioia dei retti di cuore.

Rit. Oggi la luce risplende su di noi.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia

e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

SECONDA LETTURA
Ci ha salvati per la sua misericordia.
L’apostolo Paolo identifica la venuta di Gesù Cristo nel mondo con la salvezza per gli uomini. È Dio a rendere possibile questa salvezza, la sua incarnazione rimane un evento di grazia, né meritato né scontato per l’uomo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito            Tt 3,4-7
Figlio mio,
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                      Lc 2,14
Alleluia, alleluia.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.
Alleluia.

VANGELO
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
L’intera scena è percorsa da due sentimenti contrastanti: da una parte l’umiltà dei pastori e la semplicità dell’ambiente, dall’altra la gloria della nascita del Figlio di Dio in terra. I due movimenti opposti trovano conciliazione proprio nel bambino che è appena venuto al mondo: creatura fragile e bisognosa d’amore e al tempo stesso salvezza potente per Israele.
Dal vangelo secondo Luca                     Lc 2,15-20
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Parola del Signore.