4 D I C E M B R E
2ª DOMENICA DI AVVENTO
IL TEMPO DELLA CONVERSIONE
La liturgia di oggi, dopo l’introduzione al tempo d’Avvento rappresentata dalla prima domenica, ci chiede di compiere un passo molto faticoso sulla via che porta alla grotta di Betlemme.
La predicazione schietta e radicale di Giovanni Battista ci invita a prepararci per la venuta del Signore raddrizzando i suoi sentieri, sgombrando cioè il nostro cuore da tutto ciò che ostacola il rapporto con Dio. In questo abbiamo un aiuto enorme, decisivo, che ci viene da Gesù stesso, che ci raggiunge anche quando ci trova impreparati, e ci offre sé stesso come esempio e come salvezza.
PRIMA LETTURA
Giudicherà con giustizia i miseri.
La visione di Isaia di un discendente di Davide, al quale tende l’intera storia del popolo d’Israele: il segno della sua presenza sarà una giustizia autentica, portatrice di pace per tutto il creato, e i primi beneficiari di questa giustizia saranno proprio coloro che la storia aveva scartato, i miseri e gli umili.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 71 (72)
Il salmista chiede a Dio di benedire il vero re d’Israele e dell’umanità intera. Rit. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
SECONDA LETTURA
Gesù Cristo salva tutti gli uomini.
Paolo manda ai fedeli della comunità di Roma il più grande augurio che un cristiano possa sentirsi rivolgere: egli spera che i suoi fratelli nella fede possano seguire l’esempio di Gesù Cristo, accogliendosi l’un l’altro.
VANGELO
Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
L’essenzialità dello stile di vita di Giovanni Battista fa tutt’uno col suo invito a raddrizzare i sentieri per la venuta del Signore. Egli è immagine vivente della necessità di liberarsi di tutto ciò che è un di più rispetto alla vigile attesa del Figlio di Dio.