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2. introduzioni – 32ª DOMENICA T.O.

6    N O V E M B R E
32ª DOMENICA T.O.
FEDELTÀ CHE OLTREPASSA LA MORTE

La riflessione sulla propria vita e con essa la paura della morte sono e saranno sempre proprie dell’uomo. Nella liturgia di oggi Gesù dice la sua su questo tema.
Come cristiani non siamo chiamati a ricercare prove inconfutabili dell’immortalità dell’anima o a vagheggiare di un aldilà idilliaco. La nostra speranza risiede piuttosto nell’amore di Dio per la vita e nella sua imperturbabilità su questo punto. Sta a noi fare della nostra esistenza e della nostra morte un’immagine vivente di risposta positiva al suo amore.

PRIMA LETTURA
Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Questo testo del II secolo a.C. ci testimonia che la speranza di una vita eterna al di là della morte non era estranea al popolo d’Israele. Il brano racconta della scelta di sette giovani fratelli di non sottomettersi alla protervia del potere e di rimanere fedeli al Dio dei loro padri.

SALMO RESPONSORIALE      Dal Salmo 16 (17)
Un giusto chiede a Dio di ascoltare il suo grido, di mantenerlo sulla sua retta via e di concedergli un giorno di stare alla sua presenza.

SECONDA LETTURA
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Paolo prega per i fedeli di Tessalonica, affinché essi vengano confermati in tutto ciò che fanno di buono. Contemporaneamente, però, invita i fratelli a pregare a loro volta per lui, perché venga liberato dalle mani dei malvagi e possa continuare ad annunciare il Vangelo.

VANGELO
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
Un gruppo di sadducei tentano di mettere in difficoltà Gesù, appoggiandosi ai precetti della Legge contenuti nell’Antico Testamento e dati da Dio al suo popolo attraverso Mosè. La risposta di Gesù afferma, contemporaneamente, la veridicità della risurrezione e la sua coerenza con le scritture.