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31ª DOMENICA T.O.
UN DIO CHE CERCA E SALVA CIÒ CHE ERA PERDUTO
Il protagonista della liturgia di oggi è il famoso Zaccheo. In lui, pubblicano e ricco, si realizza l’annuncio liberatorio che ascolteremo nella prima lettura: Dio ama tutte le cose che esistono.
Non c’è infatti un abisso di corruzione morale abbastanza profondo da impedire al creatore dell’universo di accoglierci. La nostra conversione è dunque possibile, le uniche condizioni sono il coraggio di ricercare Cristo e la libertà fiduciosa di invitarlo a casa nostra.
PRIMA LETTURA
Hai compassione di tutti, perché ami tutte le cose che esistono.
L’autore sottolinea l’amore di Dio per tutte le cose. Se egli odiasse qualcosa, infatti, quel qualcosa nemmeno esisterebbe, dato che lui ne è il creatore. In tutta l’opera del Signore, anche nelle sue parti che appaiono più infime, è infuso il suo Spirito salvifico.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 144 (145)
La tenerezza e la cura del Signore per l’opera delle sue mani vanno di pari passo con la sua potenza.
SECONDA LETTURA
Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui.
Paolo invita la chiesa tessalonicese a non cedere a presagi apocalittici o a visioni catastrofiche, ma a farsi immagine di Cristo nel presente. In ogni tempo, infatti, è possibile glorificare Cristo ed essere in lui glorificati.
VANGELO
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
Zaccheo, un esattore delle tasse disonesto, non conosce la verità di Cristo ma lo ricerca e lo accoglie. Considerato perduto dalla società in cui vive, in questo modo egli accoglie anche la sua salvezza: è lui la pietra scartata dai costruttori che Gesù fa divenire testata d’angolo (Sal 117).