Pubblicato il

2. introduzioni – 28ª DOMENICA T.O.

9 OTTOBRE
28ª DOMENICA T.O.
DISPONIBILI ALLA SALVEZZA

Il vangelo di Luca, che ci accompagna lungo questo anno liturgico, è quello che sottolinea maggiormente il carattere universale dell’annuncio di Cristo. L’evangelista, vissuto probabilmente ad Antiochia, città multietnica e multiculturale, è testimone di un Gesù che porta la sua salvezza a genti di ogni provenienza ed estrazione sociale.
Se, tuttavia, la misericordia del Padre per mezzo del Figlio è rivolta a tutti, ciò non significa che tutti accolgano questo messaggio di speranza allo stesso modo. Ciascun uomo rimane infatti libero e può sempre disconoscere la paternità dell’amore che riceve.

PRIMA LETTURA
Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.
Naamàn il Siro è costretto a spogliarsi della sua nobiltà e a obbedire alle parole del profeta Eliseo. È grazie a quest’umiliazione di sé che scopre la misericordia del Signore ed è grazie alla grandezza di tale misericordia che, sebbene straniero, riconosce la verità del Dio d’Israele.

SALMO RESPONSORIALE           Dal Salmo 97 (98)
Il salmo è un invito alla lode rivolto a tutti i popoli. Essi sono chiamati a gioire di fronte all’incredibile meraviglia del Signore.

SECONDA LETTURA
Se perseveriamo, con lui anche regneremo.
La fonte della forza di un credente non sta nella possibilità del suo corpo di essere libero e onnipotente, ma nella fede in Dio, nel suo amore e nella promessa di salvezza fatta all’umanità in Gesù Cristo.

VANGELO
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Dieci malati vengono guariti da uno dei morbi più gravi e infamanti dell’epoca: la lebbra. Uno solo tra questi dieci è però liberato anche dalla morte. Si tratta di un Samaritano: l’unico tra i dieci lebbrosi che riconosce che la sua guarigione è opera della fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio.