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4. Letture – 20ª DOMENICA T.O.

1 4         A G O S T O

20ª DOMENICA T.O.
UN VANGELO CHE DÀ SCANDALO

PRIMA LETTURA
Mi hai partorito uomo di contesa per tutto il paese (Ger 15,10).
In una Gerusalemme assediata dai nemici, Geremia invita a non confidare nella forza delle armi, ma nell’alleanza col Signore, Dio d’Israele. Si tratta di un atteggiamento inaccettabile per i capi del popolo, che vedono nel profeta un sovversivo e una potenziale minaccia per la loro autorità.

Dal libro del profeta Geremia                Ger 38,4-6.8-10
In quei giorni, i capi dissero al re: «Si metta a morte Geremìa, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male». Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi».
Essi allora presero Geremìa e lo gettarono nella cisterna di Malchìa, un figlio del re, la quale si trovava nell’atrio della prigione. Calarono Geremìa con corde. Nella cisterna non c’era acqua ma fango, e così Geremìa affondò nel fango.
Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re: «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città». Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlec, l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia». Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE           Dal Salmo 39 (40)
Come avvenne per Geremia, rinchiuso nella cisterna dai suoi oppositori, il Signore non si dimentica del suo servo fedele e lo trae in salvo.
Rit. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.

Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.

Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.

SECONDA LETTURA
Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.
Il cristiano che si trovi a fronteggiare l’ostilità della maggioranza, non è solo. Anche Cristo, prima di lui, è stato diffamato e condannato, pur non avendo commesso alcuna colpa.
Dalla lettera agli Ebrei                          Eb 12,1-4
Fratelli, anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                     Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
Il discepolo di Gesù di Nazaret non è qualcuno a cui va tutto bene. Per quanto possa risultare impopolare, la predicazione del Vangelo implica una distinzione tra bene e male, tra ciò che sarà preservato in vista del Regno e ciò che, facendo parte dell’uomo vecchio, è destinato a perire.

Dal vangelo secondo Luca            Lc 12,49-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre
contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Parola del Signore.