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4. Parola da Vivere – 26 dicembre 2021

26 dicembre 2021

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE
Domenica fra l’ottava di Natale

Gesù cresceva in sapienza, età e grazia

COMMENTO

Ci troviamo di fronte a un brano molto complesso e poco comprensibile. Proviamo a dare una chiave di lettura che possa aprire almeno un po’ i tesori di questo testo.
Gesù ha 12 anni, è diventato adulto di fronte alla Legge e sale a Gerusalemme. Rimane volontariamente e lascia partire i suoi, che non se ne accorgono. Fa da maestro ai maestri e spiega a Maria e a Giuseppe di dover stare con suo Padre. Ma essi non comprendono. L’incapacità di Maria e di Giuseppe a comprendere l’insegnamento di Gesù attraverserà tutta la vita pubblica del Messia, quando a non capire saranno i discepoli, fino a dopo la risurrezione. Così Luca invita i cristiani a conoscere il Signore e offre una pista di crescita nella comprensione dell’identità di Gesù e della sua missione messianica.
L’evangelista, dunque, conclude il vangelo dell’infanzia con una misteriosa allusione al completamento della missione di Gesù da adulto: la sua risurrezione e ascensione al cielo. Gesù-ragazzo volontariamente si ferma a Gerusalemme, come volontariamente si offrirà alla croce. Per tre giorni rimane nel tempio come nel sepolcro.
«Perché mi cercavate?» è l’anticipazione della domanda che gli angeli faranno alle donne nel sepolcro vuoto. Il rimprovero a Maria e a Giuseppe, perché non hanno capito che lui deve “stare” sempre con il Padre, ha tre significati: indica che è il Padre il luogo in cui Gesù abita da sempre e per sempre (e temporaneamente nel Tempio di Gerusalemme); annuncia che il cuore della sua missione consiste nel realizzare la volontà del Padre; infine anticipa il senso della sua ascensione: tornare al Padre.
Il ritorno a Nazaret è il tempo del silenzio di Gesù, che si allena a obbedire al Padre, obbedendo a Maria e Giuseppe, e della meditazione amorosa di Maria.
Anche noi nella nostra vita ci troviamo come Maria e Giuseppe in situazioni di cui non riusciamo a comprendere il senso e il valore. È normale. Maria ci indica una strada che ci può aiutare: non pretendere di capire tutto subito; restare saldi nella fede riguardo all’amore di Dio; registrare nella mente e nel cuore gli avvenimenti; leggerli
alla luce della parola di Dio; pregare e chiedere lumi allo Spirito Santo. Quando meno ce lo aspettiamo, è possibile che il Signore si faccia comprendere più chiaramente.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Gesù abita in suo Padre. Per far capire questo a Maria e Giuseppe, rimane a Gerusalemme. Non è la ribellione di un ragazzo, ma il distacco necessario per aiutare i genitori a comprendere che lui ha un riferimento più alto da seguire e una missione da svolgere, lontano da loro.
  2. Gesù ascolta, interroga e risponde. Non è una successione casuale, e non riguarda solo i ragazzi e i giovani nei confronti degli adulti. Nei rapporti con gli altri dice il primato dell’ascolto, la legittimità delle domande, la necessità di rispondere.
  3. Giuseppe e Maria non comprendono la vocazione di Gesù. Devono camminare e crescere nella fede. I genitori e gli educatori sono invitati a chiedersi se nei confronti dei ragazzi hanno fiducia nel loro futuro e nelle loro capacità e se accettano che il primo riferimento non sono loro, ma Dio stesso.
  4. Gesù, obbedendo a Maria e Giuseppe, si allena a obbedire al Padre. Forse, anche per noi, l’ascolto attento e attivo dei fratelli è un buon allenamento per ascoltare, capire e obbedire a Dio.

PROPOSTA DI IMPEGNO PER LA SETTIMANA

Trovare un momento per pregare insieme, tutta la famiglia.


Tratto da: Messale delle domeniche e delle feste – Elledici – 2018