10 gennaio
DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Battesimo del Signore
Tu sei mio Figlio, l’amato
Gesù scende nelle acque del Giordano per sottoporsi al battesimo di Giovanni, mettendosi anche lui in fila con i peccatori. Ma quel rito si trasforma subito nella prima manifestazione al popolo di Israele della sua vera identità, in linea con l’Epifania e le nozze di Cana. Riceve dal Padre l’investitura: Gesù è il Figlio, l’amato su cui il Padre ha posto il suo compiacimento. Da questo momento inizia la vita pubblica e Gesù si fa predicatore del regno.
PRIMA LETTURA
Venite all’acqua: ascoltate e vivrete.
Dio è fedele alle sue promesse e si realizzano. Per questo l’esilio è finito e gli ebrei tornano a Gerusalemme; per questo il trono di Davide avrà un tempo di nuova gloria. Dio non abbandona il suo popolo, ma l’empio abbandoni i suoi cattivi propositi e tutti si aprano al Signore.
Dal libro del profeta Isaia. Is 55,1-11
Così dice il Signore:
«O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide.
Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie.
Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE Da Is 12,2-6
Il Salmo riporta una parte del capitolo 12 di Isaia, un annuncio di gioia per il ritorno degli Ebrei dall’esilio. Essi sperimentano ed esaltano la grandezza del Santo d’Israele.
Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Rendete grazie al Signore
e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore,
perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta,
tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te
è il Santo d’Israele.
SECONDA LETTURA
Lo Spirito, l’acqua e il sangue.
In questa seconda breve lettura, l’apostolo Giovanni ricorda alcune verità importanti: l’amore per i fratelli, l’osservanza dei comandamenti come segno del nostro essere figli in Gesù, la nostra vittoria sul mondo grazie a Gesù che ci ha salvati con il suo battesimo e con la sua morte in croce (con acqua e sangue).
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo. 1Gv 5,1-9
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO Cf Gv 1,29
Alleluia, alleluia.
Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse:
«Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!».
Alleluia.
VANGELO
Tu sei il Figlio mio, l’amato: il te ho posto il mio compiacimento.
È la forma più breve del racconto del battesimo di Gesù. Giovanni preannuncia il messia e lo battezza, mentre i cieli si aprono e si sente la voce del Padre che riconosce in Gesù il Figlio amato, su cui ha posto il suo compiacimento.
Dal vangelo secondo Marco. Mc 1,7-11
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore.