1 novembre
TUTTI I SANTI
Come stelle nel mondo di Dio
Oggi è la festa della santità, quella degli uomini e delle donne che la Chiesa riconosce per aver vissuto in modo eroico le beatitudini. Ma è anche la festa della santità feriale, quella della gente comune, anonima, che non finirà probabilmente sugli altari. Una «festa dei santi» che è anche un gesto di riparazione verso chi ha vissuto la fede e la vita cristiana nella sua anonima esperienza quotidiana: le maddalene che versano il profumo su Gesù nei poveri, i buoni samaritani che si occupano di chi è in difficoltà e danno umilmente il loro sostegno alle opere di bene.
PRIMA LETTURA
Dopo queste cose vidi: ecco una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.
La chiesa festeggia oggi una moltitudine immensa di seguaci di Cristo che nessuno può contare. L’Apocalisse fa riferimento in modo particolare ai cristiani della chiesa dei primi secoli, ai «santi» che hanno seguito Gesù fino al martirio e hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo. Ap 7,2-4.9-14
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 23 (24)
La nostra vita, dice il salmista, è una scalata, a volte faticosa, per incontrare Dio e goderlo per l’eternità. Rendiamo la nostra vita innocente e buona.
Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
SECONDA LETTURA
Vedremo Dio così come egli è.
Dio ci ama e ci rende suoi figli. Siamo anche noi partecipi della vita divina e possediamo sin d’ora un germe di eternità. L’apostolo Giovanni ci invita a vivere in coerenza il dono ricevuto, a farci santi, a renderci ogni giorno più degni di quanto la bontà di Dio ha preparato per quelli che lo amano.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo. 1Gv 3,1-3
VANGELO
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Le beatitudini rivelano senza ambiguità e sin dall’inizio la scelta di campo di Gesù. Nel momento in cui il messia dà inizio solennemente alla predicazione del regno, si rivolge ai miti, ai poveri, a coloro che soffrono e dichiara che a essi è destinata la salvezza.
Dal vangelo secondo Matteo. Mt 5,1-12a