6 settembre
23ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Per amore, solo per amore
Che cosa si deve fare quando qualcuno in una comunità non si comporta in modo corretto e sbaglia? Il Vangelo di questa domenica ci pone questa domanda, ma ci suggerisce anche la risposta: si deve intervenire e richiamare il fratello o la sorella che non si comporta bene, ma lo si deve fare con amore e rispetto e senza avere fretta di escludere dalla comunità chi è andato fuori strada.
PRIMA LETTURA
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.
Jahvè ha posto Ezechiele come «sentinella» per gli Israeliti, e lo invita ad avere il coraggio di parlare a nome suo, e di ammonire chi è infedele alla sua legge. Ne va della sua salvezza.
Dal libro del profeta Ezechiele. Ez 33, 1.7-9
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 94 (95)
Il salmista esorta a lodare il Signore, a umilmente ringraziarlo. A non rendere duro il proprio cuore, ma di ascoltare la sua parola.
Rit. Ascoltate oggi la voce del Signore.
SECONDA LETTURA
Pienezza della Legge è la carità.
Continuiamo a leggere la lettera di Paolo ai Romani. Questa volta il tredicesimo apostolo ci invita ad amarci, perché l’amore – dice – è la legge del cristiano. Anzi, solo chi ama adempie e osserva pienamente la legge.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Rm 13,8-10
VANGELO
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.
Come deve regolarsi la comunità cristiana di fronte a chi sbaglia? Gesù invita i suoi discepoli a richiamarlo, ma dice di farlo senza avere fretta di escludere quel peccatore dalla comunità. E assicura la sua presenza quando ci mettiamo in preghiera.
Dal vangelo secondo Matteo. Mt 18,15-20