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2. Introduzioni – 12 luglio 2020

12 luglio

15ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Ecco, il seminatore uscì a seminare

Gesù si serve di parabole per trasmettere i suoi messaggi più importanti, per rivelare il Padre, se stesso e i suoi progetti. Il Vangelo di Matteo concentra nel capitolo 13 sei parabole sul regno di Dio che verranno presentate di seguito nelle prossime tre domeniche. Nella prima parabola, quella di oggi, Gesù si immedesima in un seminatore generoso, che getta il seme anche dove la speranza del raccolto non c’è. Per dire che la parola di Dio riesce a portare frutto al di là di ogni ragionevole aspettativa.

PRIMA LETTURA

La pioggia fa germogliare la terra.      

Come la pioggia e la neve scendono dal cielo, fecondano la terra e la fanno germogliare, così è la parola di Dio. È questo il messaggio pieno di speranza del profeta Isaia.

Dal libro del profeta Isaia.                                                                                           Is 55,10-11

 

SALMO RESPONSORIALE                                                                     Dal Salmo 64 (65)

Riprendendo le parole simboliche di Isaia, il salmo 64 loda Dio che con la pioggia che viene dal cielo rende feconda la terra e la fa fruttificare.

Rit. Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.

 

SECONDA LETTURA

L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.

L’umanità è in cammino e il regno di Dio si fa strada. È un cammino straordinario, ma che si realizza grazie all’impegno di chi non teme di attendere nella fatica il compiersi delle promesse di Dio.

Dalla lettera di san paolo apostolo ai Romani.                                                     Rm 8,18-23

 

VANGELO

Il seminatore uscì a seminare.                  

Comincia nel Vangelo di Matteo la sezione delle parabole. Gesù spiega perché parla in parabole: per svelare a tutti, nel modo più accessibile, i misteri di Dio. E perché, comprendendoli, possano scegliere se aderirvi o meno.

Dal vangelo secondo Matteo.                                                                                     Mt 13,1-23