ESULTA
Con Cristo Gesù noi assistiamo al riscatto pieno delle situazioni più ferite, in quanto tutto è assunto dalla Croce e quindi tutto è misterioso grembo di vita. Ecco perché anche la steppa esulta e fiorisce; ecco perché in ogni vicenda cantiamo la speranza. La sapienza cristiana indica quella «strada appianata» che si chiama «via santa», possibilità reale, per ogni uomo e donna, e per l’intero cosmo, di dirigersi verso la pienezza della vita. Non solo si tratta di «vedere» i segni della salvezza e della pace. Anche l’«agire» dell’uomo nuovo rivela cose nascoste. Custodendosi rigorosamente nella «pazienza» della storia e nell’attesa finale, il credente opera per la rivelazione di cose nascoste («apocalittiche»). In tempi di «ritorno a Caino» noi siamo chiamati a farci in ogni modo «facitori di pace»: solo così riconosciamo che Gesù è veramente Colui che deve venire e che quindi non dobbiamo attenderne un altro per esultare.
(tratto da R. Paganelli – Entrare nella domenica dalla porta della Parola, anno A, Elledici 2015)