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9. Narrazione – XXX C, 27 ott ’19

LA VIRGOLA
C’era una volta una virgola seccata dalla poca considerazione in cui tutti la tenevano.
Perfino i bambini delle elementari si facevano beffe di lei.
Che cos’è una virgola, dopo tutto?
Nei giornali nessuno la usa più.
La buttano, a casaccio.
Un giorno la virgola si ribellò.
Il Presidente scrisse un breve appunto dopo il lungo colloquio con il Presidente avversario:
«Pace, impossibile lanciare i missili» e lo passò frettolosamente al Generale.
In quel momento la piccola, trascurata virgola mise in atto il suo piano e si spostò.
Si spostò solo di una parola, appena un saltino.
Quello che lesse il Generale fu: «Pace impossibile, lanciare i missili».
E scoppiò la Guerra Mondiale.


In una foresta del Colorado i turisti ammirano i resti di un albero colossale.
Aveva quasi cinquecento anni.
Quando Cristoforo Colombo era sbarcato sul continente americano era già una tenera pianticella.
Aveva sopportato bufere e terremoti, era sopravvissuto a migliaia di fulmini e slavine di neve.
Ci volevano venti uomini per circondare il suo tronco a braccia aperte.
Un giorno, un insetto quasi invisibile depose un po’ di uova microscopiche in un angolino della sua corteccia.
Ne nacquero minuscole larve da niente, dal robusto appetito.
In pochi mesi, il gigante della foresta, che aveva vinto secoli e tempeste, fu distrutto.


Fai attenzione alle piccole cose.
Sono il seme di quelle grandi.


(tratto da: B. Ferrero, 365 Piccole Storie per l’anima, Vol. 1, pag. 301 – Elledici 2016)