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10. Anche Noi Vogliamo Capire – 5 Pasqua C, 19/5/19

Per aiutare i nostri piccoli a vivere meglio la Liturgia della Parola

PRIMA LETTURA (At 14,21b-27)
Luca, alla conclusione del primo viaggio missionario di Paolo e Barnaba, sottolinea la dimensione comunitaria dell’evangelizzazione: ritornando alla comunità che li aveva inviati in missione, sentono la necessità di comunicare e condividere le fatiche e le difficoltà, ma soprattutto i frutti dell’opera di Dio per la salvezza dei pagani.

* Capire le parole
Confermando i discepoli. Mentre le giovani comunità cristiane affrontano difficoltà, ostilità e persecuzioni che mettono a dura prova la volontà di perseverare nella fede, Paolo e i suoi si adoperano incessantemente per esortare i credenti ad non cedere e a perseverare.
Riunirono la Chiesa. Ogni esperienza, viaggio, incontro, difficoltà, successi, gioie e dolori vengono condivise affinché tutti siano resi partecipi della presenza viva di Gesù che opera nelle comunità e attraverso gli eventi.

SECONDA LETTURA (Ap 21,1-5a)
Giovanni offre questo inno di speranza che non può deludere: il Signore risorto ha celebrato sulla croce il suo matrimonio con l’umanità e la festa eterna si celebra nella Gerusalemme celeste.

* Capire le parole
Cielo nuovo e terra nuova. È l’espressione usata nella visione di Giovanni per indicare il Paradiso a cui Dio ci chiama, totalmente diverso rispetto al mondo attuale.
La Gerusalemme nuova. Con la morte e resurrezione di Gesù, il mondo cammina verso la novità piena e definitiva: la nuova Gerusalemme, simbolo del nuovo ordine di bellezza, di bontà e di misericordia instaurato da Dio, discende dal cielo perché non è più opera degli uomini, ma è puro e gratuito dono di Dio.

VANGELO (Gv 13,31-33a.34-35)
Con l’uscita di Giuda dal cenacolo, inizia la passione, per questo Gesù parla della gloria del Padre e della propria: prima ancora di mostrare sulla croce l’amore del Padre e il suo, consegna ai discepoli il comandamento che è frutto dell’amore divino. Per Giovanni questa è la luce che deve brillare nel mondo, perché tutti conoscano l’amore di Dio per l’umanità.

* Capire le parole
Il Figlio dell’Uomo è stato glorificato. «Gloria» in Giovanni significa la presenza salvifica di Dio che si rivela e la «gloria» del Figlio indica che proprio
in lui e attraverso di lui è svelato e offerto pienamente agli uomini l’amore misericordioso e gratuito del Padre.
Come io ho amato voi. Più che un “comando” è un dono: Gesù ci offre, se lo vogliamo, la possibilità di amare come ama Lui.

PER RIASSUMERE... L’imitazione di Gesù può sembrare impossibile da vivere, ma in realtà è un dono, il più grande che egli ci fa! Egli davvero ci rende figli di suo Padre, ci dona la vita divina, ci dà la capacità di amare come lui, ci mette a disposizione la forza per farlo, lo Spirito Santo.


Le parole da capire sono curate dall’autore del sito liturgico; le parti in corsivo sono un libero adattamento da “Messale delle Domeniche e feste 2019 – LDC”