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9. Narrazione – 2 febbraio 2020

VICINO AL FUOCO

Un giorno un tale si avvicinò a Gesù e gli disse:
«Maestro, tutti noi sappiamo che tu vieni da Dio e insegni la via della verità.
Ma devo proprio dirti che i tuoi seguaci, quelli che chiami i tuoi apostoli o la tua comunità, non mi piacciono per niente.
Ho notato che non si distinguono molto dagli altri uomini.
Ultimamente ho fatto una solenne litigata con uno di essi.
E poi, lo sanno tutti che i tuoi discepoli non vanno sempre d’amore e d’accordo.
Ne conosco uno che fa certi traffici poco puliti…
Voglio perciò farti una domanda molto franca: è possibile essere dei tuoi senza avere niente a che fare con i tuoi cosiddetti apostoli?
Io vorrei seguirti ed essere cristiano (se mi passi la parola), ma senza la comunità, senza la Chiesa, senza tutti questi apostoli!».

Gesù lo guardò con dolcezza e attenzione. «Ascolta», gli disse, «ti racconterò una storia:
C’erano una volta alcuni uomini che si erano seduti a chiacchierare insieme.
Quando la notte li coprì con il suo nero manto, fecero una bella catasta di legna e accesero il fuoco.
Se ne stavano seduti ben stretti, mentre il fuoco li scaldava e il bagliore della fiamma illuminava i loro volti.
Ma uno di loro, ad un certo punto, non volle più rimanere con gli altri e se ne andò per conto suo, tutto solo.
Si prese un tizzone ardente dal falò e andò a sedersi lontano dagli altri.
Il suo pezzo di legno in principio brillava e scaldava.
Ma non ci volle molto a illanguidire e spegnersi.
L’uomo che sedeva da solo fu inghiottito dall’oscurità e dal gelo della notte.
Ci pensò un momento poi si alzò, prese il suo pezzo di legno e lo riportò nella catasta dei suoi compagni.
Il pezzo di legno si riaccese immediatamente e divampò di fuoco nuovo.
L’uomo si sedette nuovamente nel cerchio degli altri.
Si scaldò e il bagliore della fiamma illuminava il suo volto».

Sorridendo, Gesù aggiunse: «Chi mi appartiene sta vicino al fuoco, insieme ai miei amici.
Perché io sono venuto a portare il fuoco sulla terra e ciò che desidero di più è vederlo divampare».

È proprio questo, la Chiesa: la garanzia di stare vicino al fuoco.


(tratto da: B. Ferrero, 365 Piccole Storie per l’anima, Vol. 1, pag. 104 – Elledici 2016)