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5. Preghiere dei Fedeli – XXVII C, 6 ott ’19

La parabola dei servi inutili

Celebrante. Sapendo che siamo creature di Dio da lui amate, ora nella Preghiera dei fedeli gli domandiamo con fiducia il dono di una fede più confidente e profonda.

Lettore. Diciamo anche noi con gli apostoli: Aumenta, Signore, la nostra fede.

1. Preghiamo per la santa Chiesa di Dio. Essa ha la missione di conservare e proporre agli uomini le verità della fede che il Signore ci ha rivelato.
Perché annunci a tutti il Cristo Gesù crocefisso e risorto, e conduca i discepoli del Signore a conformarsi alla sua Parola e sul modello della sua vita, preghiamo.

2. Per i cristiani dalla fede incerta. Non pochi corrono il rischio di vedere in Dio soltanto un astratto «essere perfettissimo, creatore e signore».
Perché tutti giungano a scoprire in Dio – come ci ha rivelato Gesù – un Padre che ama i suoi figli già prima che esistano, e li convoca al banchetto della vita eterna, preghiamo.

3. Per quegli uomini che sono troppo fiduciosi nelle proprie risorse. Tanti vivono sicurissimi di sé, e non abbastanza coscienti della loro fragilità di creature.
Perché affrontino l’esistenza con maggiore attenzione alla presenza di Dio nel mondo, e sappiano inserire i loro progetti terreni in una visione di fede e di vita futura, preghiamo.

4. Per gli uomini lontani da Cristo. Come si accende una candela accostandola a un’altra candela già accesa, così la fede si trasmette da un uomo all’altro.
Perché il messaggio testimoniato da noi cristiani porti tutti gli uomini a scoprire di essere figli di Dio, da lui amati da tutta l’eternità, preghiamo.

5. Per la nostra comunità (parrocchiale). A volte ci compiacciamo dei risultati conseguiti, e ci sentiamo un po’ troppo fieri delle nostre realizzazioni
Perché dopo aver cercato di fare bene la nostra parte, troviamo il coraggio di ritenerci servi inutili, e abbiamo la gioia di affidarci in tutto all’amore di Dio Padre, preghiamo.

Celebrante. Signore, tu conosci la fragilità della nostra fede. Accetta il nostro darci da fare quaggiù, come risposta di servi forse inutili, ma anche di figli volenterosi, che si sentono creati e salvati dal tuo amore infinito. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


(tratto da: E. Bianco, Preghiera dei fedeli, proposte per le domeniche e feste degli anni A-B-C – Elledici 2002)