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4. Letture – XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

2 LUGLIO

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

«CHI ACCOGLIE VOI, ACCOGLIE ME»

PRIMA LETTURA

Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.
Questo racconto sul profeta Eliseo è rivolto al popolo di Dio, perché impari a riconoscere e accogliere gli uomini che il Signore manda come suoi messaggeri. La donna di cui si parla ha agito con fede e amore gratuito, facendo più del necessario. Anche la ricompensa, che riceve da Dio attraverso Eliseo, va al di là delle sue aspettative.

Dal secondo libro dei Re                     2 Re 4,8-1 .14-16a

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Eliseo [disse a Giezi, suo servo]:
«Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE         

Dal Salmo 88 (89)

Il salmista ha fatto esperienza dell’amore fedele di Dio e innalza un inno di lode. Anche il popolo che cammina alla luce della parola di Dio trova in lui sostegno e forza.

Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele.

 

SECONDA LETTURA

Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.
Il Battesimo attraverso l’acqua realizza il dono della vita nuova, purificata e piena, che Dio fa a chi crede in Gesù Cristo. San Paolo sottolinea che il battezzato davvero «muore» alla vita vecchia, attraverso l’immersione nella morte di Cristo. Questo dono richiede a noi la coerenza della vita.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani                         Rm 6,3-4.8-1

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO       

Cf 1 Pt 2,9

Alleluia, alleluia.

Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa;
proclamate le opere ammirevoli di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.

Alleluia.

VANGELO

Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.
In questo brano sono contenute le ultime istruzioni di Gesù agli apostoli in vista della missione. Matteo, mentre scrive, pensa anche ai nuovi predicatori del Vangelo e non fa sconti: con chiarezza e forza ricorda ciò che è richiesto agli evangelizzatori in rapporto a Cristo. Conclude con un incoraggiamento, affermando che gli evangelizzatori sono assimilati a Cristo e che la ricompensa a chi li accoglie non andrà perduta.

Dal vangelo secondo Matteo                          Mt 10,37-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
hi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto per- ché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore.