5 MAGGIO
VI DOMENICA DI PASQUA
(Giornata mondiale di sensibilizzazione per il sostegno
economico alla Chiesa Cattolica)
«VI HO CHIAMATI AMICI»
PRIMA LETTURA
Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.
L’incontro fra Pietro e il centurione Cornelio per Luca è un evento cardine, frutto della risurrezione di Gesù e della Pentecoste. Infatti segna il superamento della distinzione tra pagani ed ebrei: davanti a Dio, grazie alla salvezza realizzata da Gesù, pagani ed ebrei sono ugualmente figli. Pietro ci stava arrivando con fatica, ma lo Spirito Santo ha rotto gli indugi.
Dagli Atti degli Apostoli At 10,25-26.34-35.44-48
Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga». Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 97 (98)
Il salmista invita tutti i fedeli alla lode di Dio: egli ha mantenuto le sue promesse e la salvezza ha raggiunto tutti i popoli.
Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
SECONDA LETTURA
Dio è amore.
L’apostolo Giovanni in breve rivela realtà divine a cui mai saremmo arrivati da soli: chi è Dio, è amore, fonte della nostra capacità di amare; chi siamo noi, figli di Dio, nella misura in cui amiamo come lui i nostri fratelli; cosa significa amare, fare della propria vita un dono, come ha fatto Gesù.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1 Gv 4,7-10
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Gv 14,23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
VANGELO
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Per Giovanni i comandamenti sono solo due: credere in Gesù e amare i fratelli. In questo brano il Signore dichiara che gli apostoli non sono più servi, ma amici. Così indica a tutti i cristiani che possono essere suoi amici se, osservando i suoi comandamenti, abitano in lui e amano i fratelli come ha fatto lui, fino a dare la propria vita.
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore.