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4. Letture – III DOMENICA DI AVVENTO

17 DICEMBRE

III DOMENICA DI AVVENTO Anno B

«DOMENICA GAUDETE»

PRIMA LETTURA

Gioisco pienamente nel Signore.
I profeti annunciano le promesse di Dio, ma non tutti vedono la loro realizzazione. Questa profezia di Isaia, fatta per i deportati di Babilonia che tornano a Gerusalemme, troverà la sua realizzazione in Gesù. Il Signore compie, al tempo giusto, ciò che promette, ma Israele e i cristiani sono chiamati a credere e a collaborare con lui per la realizzazione piena delle sue promesse.
Dal libro del profeta Isaia Is 61,1-2.10-11
Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare
la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE     

Da Lc 1,46-54

Il Signore fa grandi cose in coloro che accolgono la sua parola. Come Maria, anche noi siamo invitati a gioire per la misericordia di Dio verso il suo popolo e verso ogni persona che crede in lui.
La mia anima esulta nel mio Dio.
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia.

SECONDA LETTURA

Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.
Paolo, per concludere la sua lettera, raccoglie alcune esortazioni fondamentali per vivere da cristiani. Chi prega, si lascia guidare dallo Spirito Santo e lotta contro il male, diventa santo e farà l’esperienza piena della salvezza che viene da Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

1 Ts 5,16-24

Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO           

Is 61,1 (cit. in Lc 4,18)

Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Alleluia.

VANGELO

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Il brano proposto mette insieme alcuni versetti del prologo e la testimonianza del Battista. L’evangelista parla ai cristiani e a coloro che ancora erano seguaci del precursore. Egli ha avuto la missione di testimoniare che Gesù è la luce del mondo e, fedele alla verità, rifiuta qualsiasi altra identificazione o missione.
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 1,6-8.19-28
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Parola del Signore.

Parola del Signore.