7 APRILE
II DOMENICA DI PASQUA
(DOMENICA «IN ALBIS» O DELLA DIVINA MISERICORDIA)
«MIO SIGNORE E MIO DIO!»
PRIMA LETTURA
Un cuore solo e un’anima sola.
Luca ci tiene a mostrare che la risurrezione di Cristo ha effetti sconvolgenti sulla vita dei credenti: gli apostoli diventano coraggiosi e i fedeli, da parte loro, si considerano fratelli, maturano un distacco liberante dai beni di questo mondo e non fanno fatica a metterli a disposizione della comunità per i più bisognosi.
Dagli Atti degli Apostoli At 4,32-35
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 117 (118)
Il salmista ha affrontato molte difficoltà a causa dei persecutori, ma può esultare di gioia per la fedeltà del Signore, che lo ha liberato da tutti i pericoli.
Rendete grazie al Signore perché è buono:
il suo amore è per sempre.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
SECONDA LETTURA
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.
Giovanni scrive questa lettera in un periodo di crisi: nella comunità non tutti restano fedeli all’insegnamento degli Apostoli. Egli ribadisce con forza e insistentemente che la salvezza si ottiene con la fede in Gesù e con l’amore per Dio e i fratelli.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1 Gv 5,1-6
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.
Parola di Dio.
SEQUENZA [Facoltativa]
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto;
e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
portaci la tua salvezza.
CANTO AL VANGELO
Gv 20,29
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.
VANGELO
Otto giorni dopo venne Gesù.
Giovanni concentra in Tommaso le difficoltà a comprendere la risurrezione e a credere in Gesù risorto, che hanno avuto tutti i primi discepoli. Il desiderio di vedere il Signore è quello di tutti i credenti, ma i testimoni accreditati sono solo gli apostoli, mentre tutti gli altri godono della beatitudine di chi crede senza aver visto.
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 20,19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Parola del Signore.