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4. Letture – 16 GIUGNO XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 GIUGNO

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DIO FA CRESCERE IL REGNO

PRIMA LETTURA

Io innalzo l’albero basso.
Il cedro, che rappresenta il Regno davidico, è stato tagliato e portato in esilio a Babilonia. Il profeta Ezechiele annuncia che il Signore trapianterà a Gerusalemme un germoglio che diventerà rigoglioso e i regni vicini gli saranno sottomessi. Questa profezia non si realizzerà sul piano politico, ma diventerà un annuncio del Messia, il quale inaugurerà il regno di Dio sulla terra.

Dal libro del profeta Ezechiele   Ez 17,22-24

Così dice il Signore Dio: «Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami lo coglierò e lo pianterò sopra un monte alto, imponente; lo pianterò sul monte alto d’Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono

il Signore, che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso, faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 91 (92)

Il salmista canta l’amore tenero e fedele di Dio, che protegge i suoi fedeli e li rende fecondi di buoni frutti.

È bello rendere grazie al Signore.

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.

 

SECONDA LETTURA

Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.
Paolo è molto dispiaciuto a causa delle polemiche che deve affrontare per la comunità di Corinto. Manifesta anche una certa stanchezza. Così alza lo sguardo al Paradiso, dove godrà della presenza visibile del Signore Gesù. Ma non vuole fuggire dai problemi, perciò, finché il Signore lo lascia in questo mondo, si impegnerà a realizzare la propria missione apostolica.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        2 Cor 5,6-10

Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione , siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.

Parola di Dio.

 

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia.

Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
Gesù non definisce il regno di Dio, lo descrive in azione. Qui lo presenta con due parabole che evidenziano il primato dell’azione di Dio. Ha bisogno della collaborazione dell’uomo, ma la crescita e i frutti dipendono solo dall’energia che Egli stesso ha messo nel suo regno.

Dal vangelo secondo Marco       Mc 4,26-34

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del Signore.