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3. Commento alle Letture – IV DOMENICA DI AVVENTO

24 DICEMBRE

IV DOMENICA DI AVVENTO Anno B

Domenica «Gaudete»

COMMENTO

Per la comprensione di questo brano abbiamo bisogno di tre riferimenti: la morte e risurrezione di Gesù, il Primo Testamento e il racconto di Maria.
Certamente Maria ha raccontato agli apostoli la sua esperienza di madre a partire proprio dal momento in cui ha ricevuto l’invito a collaborare con Dio alla nascita del Messia. Il suo racconto è servito a illuminare ulteriormente l’identità umano-divina di Gesù. Infatti, la Chiesa delle origini aveva fatto esperienza della passione, morte e risurrezione di Gesù e, oltre che Messia, lo aveva riconosciuto come vero figlio di Dio. Conoscere da Maria gli avvenimenti legati alla sua nascita è servito a comprendere che, fin dal concepimento, Gesù è veramente e contemporaneamente uomo e figlio di Dio: uomo, perché nato da donna, e figlio di Dio, perché nel suo concepimento non c’è stato concorso di un uomo.
Per consegnare alla Chiesa la fede nel concepimento soprannaturale di Gesù, gli evangelisti hanno scelto il linguaggio del Primo Testamento: Matteo racconta dell’apparizione di un angelo in sogno a Giuseppe per quattro volte, Luca riferisce dell’apparizione diretta dell’angelo a Maria. Qualcuno mette in dubbio questo modo di comunicare di Dio e anche l’esistenza degli angeli. Perché? In ogni caso, la Chiesa ha affidato a questo racconto una verità essenziale della propria fede in Cristo: Gesù è pienamente uomo e figlio di Dio, Maria è stata espressamente invitata a generare il Messia in modo soprannaturale e lei ha risposto sì con tutta la fede di cui era capace, mettendo tutta se stessa e la propria vita a servizio della volontà salvifica di Dio.
E dunque questa pagina del vangelo di Luca è sì esaltazione di Maria ma anzitutto e soprattutto rivelazione che riguarda il Messia figlio di Dio e salvatore dell’umanità.
Questa scena è stata dipinta molte volte dagli artisti, i quali, per lo più, hanno provato a raffigurare il turbamento sereno di Maria. Ma il racconto va avanti e, passato il turbamento e sciolto l’unico interrogativo, ella arriva a dichiarare il suo «sì» con la gioia dell’umile serva che è felice di collaborare con il suo Signore nell’opera più grande della storia, quella attesa coscientemente da Israele e inconsapevolmente da tutta l’umanità.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

1. Ciascuno di noi ha avuto il suo «angelo» che lo ha aiutato a comprendere il dono di Dio e la sua volontà di salvare tutta la nostra vita. Abbiamo mai pensato di ringraziare il Signore e di pregare per il nostro «angelo»?
2. Le proposte di Dio ci raggiungono attraverso la sua parola e i suoi inviati. Ci possono turbare e lui non si meraviglia. Possiamo rimanere turbati o dubbiosi anche a lungo. In queste situazioni, come gestiamo la nostra difficoltà a comprendere e accettare le proposte di Dio? Può aiutare sapere che il Signore ci fa sempre un dono, anche quando chiede molto.
3. Maria non ha esitato a dire «sì» a una proposta che ha sconvolto i suoi progetti, i suoi desideri e il suo modo di vedere se stessa e la propria vita. Qualche volta la proposta di Dio ci chiede delle novità che non avevamo pensato e che chiedono cambi notevoli. Qual è la nostra risposta?
4. Ogni proposta del Signore non si ferma a noi, ma apre a una missione verso i fratelli. Maria, appena ha capito l’indispensabile, si è resa disponibile. Cosa ci chiede oggi il Signore, per aiutarlo ad arrivare a chi non lo conosce o è lontano da lui?

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Dire sì al Signore su una cosa che lui ci ha chiesto e per la quale abbiamo esitato.