20 giugno
12ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Gesù, signore delle acque
Il Vangelo presenta uno degli episodi più suggestivi della vita pubblica di Gesù. Dopo la predicazione, dopo una giornata faticosissima, Gesù dice agli apostoli di passare all’altra riva. Ma vengono colti di sorpresa dalla tempesta e pur essendo esperti di mare, gli apostoli sono presi dallo spavento e gridano verso Gesù, che minaccia il vento e si rivolge al mare in termini personali, come quando comanda ai demoni: «Taci, calmati!». Questo è uno dei tanti miracoli descritti nei primi capitoli del Vangelo di Marco, ma più degli altri pone agli apostoli nuovi interrogativi sull’identità di Gesù.
PRIMA LETTURA
Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.
Allo sfogo di Giobbe, che chiede in qualche modo spiegazione delle sue sofferenze, Dio risponde ricordandogli la sua onnipotenza nel dominare le forze della natura, in particolare quella del mare, che gli ebrei temevano in modo particolare.
Dal libro di Giobbe. Gb 38,1.8-11
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 106 (107)
Il salmista narra l’avventura di un marinaio coinvolto in una tempesta eccezionale. Riconosce la grandezza di Dio che si manifesta in quell’evento burrascoso e lo ringrazia per averlo salvato.
Rit. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
SECONDA LETTURA
Ecco, sono nate cose nuove.
Cristo è morto ed è risorto per noi. Questa verità ci coinvolge talmente che non dovremmo più riuscire a condurre una vita semplicemente banale, ma vivere in modo radicalmente nuovo.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. 2Cor 5,14-17
VANGELO
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
Siamo di fronte a uno degli episodi più singolari del Vangelo: Gesù, durante una tempesta sul lago, comanda al vento e al mare, ed essi obbediscono. E gli apostoli sono costretti a interrogarsi su chi sia Gesù, dal momento che ha un potere che appartiene solo a Dio.
Dal Vangelo secondo Marco. Mc 4,35-41