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2. Letture e introduzioni – 18 aprile 2021


18 aprile

3ª DOMENICA DI PASQUA

Guardate le mie mani e i miei piedi, sono proprio io!

I due discepoli di Emmaus  ritornano a Gerusalemme e raccontano agli apostoli di aver incontrato Gesù. Dicono che si è presentato a loro come un viandante e si è manifestato «nello spezzare il pane». Il loro racconto si aggiunge a quello delle donne. E proprio mentre gli apostoli parlano stupiti di queste cose, Gesù in persona si presenta a loro.

PRIMA LETTURA

Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti.                              

Pietro, agganciandosi alla fede di ogni ebreo, si riferisce al Dio «di Abramo, di Isacco e di Giacobbe» per testimoniare la messianicità di Gesù. Adesso Pietro è schietto e coraggioso, e si comporta da vero pastore: si rivela disponibile alla comprensione e invita quelli che hanno condannato a morte Gesù a cambiare orientamento di vita.

 Dagli Atti degli Apostoli.                                                                                    At 3,13-15.17-19

In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                                                                Dal Salmo 4

Il salmista esprime la sua fiducia nella vicinanza del Signore, causa della sua tranquillità e serenità. Un Dio che ci ascolta sempre.

Rit. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Oppure:

Alleluia, alleluia, alleluia.

Quando t’invoco, rispondimi,
Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

In pace mi corico
e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore,
fiducioso mi fai riposare.

SECONDA LETTURA

Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo.

Giovanni parla anche lui di misericordia e di perdono, ma invita alla fedeltà: chi ha conosciuto Dio lo deve dimostrare con l’osservanza dei comandamenti.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.                                                          1Gv 2,1-5a

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO         Lc 24,32

Alleluia, alleluia.

Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.

Alleluia.

VANGELO

Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.       

Luca colloca tutti gli incontri con Gesù risorto nel giorno di Pasqua. Questa è l’apparizione al collegio degli apostoli, che sono «sconvolti e pieni di paura». Guidati dalle parole di Gesù, essi passano dal dubbio alla gioia e alla fede esplicita.

Dal Vangelo secondo Luca.                                                                                        Lc 24,35-48

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore.