5 NOVEMBRE
XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
«VOI SIETE TUTTI FRATELLI»
Gesù denuncia l’ipocrisia e mette in guardia tutti i discepoli da questa tentazione permanente. Chi si lascia guidare da Gesù e dalla sua parola e ama sinceramente i fratelli certamente non cade e cammina con umiltà sulla via della salvezza.
PRIMA LETTURA
Avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento.
Il popolo, tornato da Babilonia, si è scoraggiato e ha iniziato a tradire la Legge. Il profeta Malachia individua i più colpevoli di questa situazione nei sacerdoti del Tempio. Li accusa di essersi allontanati dalla retta via, di non aver insegnato correttamente la Legge, di aver tradito la missione sacerdotale. Per questo Dio stesso li punirà.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 130 (131)
Ogni uomo che mette la sua fiducia in Dio fa l’esperienza di sentirsi al sicuro, come un bambino in braccio a sua madre. Il salmista esorta Israele − e ogni uomo − a riporre la propria speranza solo nel Signore.
SECONDA LETTURA
Avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.
Paolo invita i Tessalonicesi a ricordare come si è comportato: si è preso cura di loro come una madre, per nutrirli con la parola di Dio e con la sua stessa vita; con verità può dire di non essere stato di peso ad alcuno. E ora è contento di poter raccogliere il frutto del suo amore e della sua fatica, che consiste nella fede che risplende nella comunità di Tessalonica.
VANGELO
Dicono e non fanno.
Matteo, nel raccogliere i rimproveri di Gesù agli scribi e ai farisei, mette in guardia i cristiani del suo e del nostro tempo dal pericolo di cadere nell’ipocrisia. L’antidoto a disposizione dei credenti è riconosciuto in tre rimedi: la sequela di Cristo, l’umiltà e la vita fraterna.