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2. introduzioni – XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

8 OTTOBRE
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

SIAMO LA VIGNA DEL SIGNORE

La Chiesa è la vigna del Signore. A lei egli ha affidato la missione di portare la bella notizia della salvezza a tutti i popoli. Nell’Eucaristia domenicale il Signore ci nutre della sua parola e del suo corpo e sangue e si prende cura di noi. Poi ci invia nel mondo per far gustare a tutti i frutti della salvezza.

PRIMA LETTURA

La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.
Questo carme poetico è un capolavoro. Il contrasto tra la cura amorevole e i frutti cattivi della vigna racconta il rapporto tra Dio e Israele. Dio ha scelto Israele come suo popolo prediletto, lo ha amato e lo ha riempito dei suoi doni, ma lui non ha ricambiato l’amore con la giustizia, ha prodotto malvagità. La punizione di Israele è l’estremo tentativo del Signore per ottenere la sua conversione.

SALMO RESPONSORIALE  

Dal Salmo 79 (80)

Il salmista innalza un’accorata preghiera, dando voce a tutto Israele, il quale, dopo aver sperimentato la cura amorevole del Signore, a causa dei propri peccati sta soffrendo le violenze dei nemici. Con l’offerta della propria conversione il popolo spera di ricevere l’aiuto di Dio.

SECONDA LETTURA

Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.
Dopo aver indicato ai suoi amici di Filippi il modo di pensare e i comportamenti che essi devono avere come seguaci di Gesù, Paolo si offre loro come modello da imitare. Non è superbia, in altro luogo aveva già detto: «Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo» (1 Cor 11,1).

VANGELO

Darà in affitto la vigna ad altri contadini.
Questa parabola continua e approfondisce lo scontro tra Gesù e i capi Ebrei. Isaia aveva accusato tutto Israele di non portare i frutti attesi da Dio. Matteo invece mette sotto accusa solo i capi ai quali il Signore aveva affidato il suo popolo. Il nuovo popolo di Dio sarà affidato ad altri, che porteranno frutti buoni e abbondanti di salvezza per tutti i popoli.