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2. introduzioni – Santissima Trinità

12             GIUGNO

SANTISSIMA TRINITÀ

TRE PERSONE, UNA SALVEZZA

Ogni volta che partecipiamo alla santa Messa e ogni volta che entriamo in relazione con Dio ricordiamo, col segno della croce, di essere avvolti e coinvolti nella relazione trinitaria.
La nostra fede non trova infatti la sua dimensione ultima nella solitudine, ma nella relazionalità. Nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo assistiamo a una stessa rivelazione che, in quanto creature, è origine della nostra esistenza; in quanto uomini, è manifestazione dell’amore di Dio; in quanto cristiani, è invito a operare nell’oggi per costruire il Regno dei Cieli.

PRIMA LETTURA
Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata.
La Sapienza, figura di Cristo nell’Antico Testamento, racconta per immagini del suo rapporto con Dio. In questa relazione d’amore, più antica dei mari, delle colline e degli abissi, siamo stati coinvolti anche noi dalla venuta nel mondo del Figlio.

SALMO RESPONSORIALE                               Dal Salmo 8
L’uomo è meraviglia e custode del creato. La sua grandezza riposa in quella del suo artefice: il Dio creatore.

SECONDA LETTURA
Andiamo a Dio per mezzo di Cristo, nella carità diffusa in noi dallo Spirito.
Il cristiano, nella pienezza della sua fede, sperimenta, già su questa terra, cosa significhi essere beati. Questa condizione di pace e d’imperturbabilità di fronte alla sofferenza, non è né un esempio di eroismo, né una forma di follia, è invece frutto dell’azione dello Spirito.

VANGELO
Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.
La parzialità dell’annuncio di Gesù non è segno di sfiducia verso i suoi discepoli e verso di noi, oggi. La piena comprensione dell’annuncio evangelico non può essere immediata e totale, perché la Parola non piomba sull’uomo dall’esterno, ma prevede un coinvolgimento di tutte le sue facoltà.