9 MARZO 2025
1ª DOMENICA DI QUARESIMA
(Domenica della tentazione)
IN RAPPORTO COL PADRE
La liturgia di oggi propone tre professioni di fede: quella del popolo d’Israele, quella scritta dall’apostolo Paolo per i cristiani di Roma e quella di Gesù stesso che, tentato nel deserto, conferma la sua fiducia nel Padre.
La Parola ci invita dunque, in questa prima domenica di Quaresima, a interrogarci sulla nostra professione di fede e a formularla chiaramente. Due attività che possono essere svolte soltanto nel silenzio e nella solitudine di un deserto.
PRIMA LETTURA
Professione di fede del popolo eletto.
Solo grazie alla consapevolezza del lungo cammino compiuto insieme al Signore il popolo d’Israele può veramente lodarlo, offrendogli le primizie del suolo. Non è infatti possibile professare la propria fede in un Dio che non si conosce.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 90 (91)
Le parole del Salmo, che, nel vangelo di oggi, Satana tenterà di utilizzare per i suoi scopi, presuppongono in realtà una totale fiducia nel Signore.
SECONDA LETTURA
Professione di fede di chi crede in Cristo.
Chi crede in Cristo con il cuore, proclama la sua fede con la bocca: tra le due cose, se vissute nella verità, non c’è contraddizione alcuna. Dalla fede, creduta e professata, vengono sia la giustizia che la salvezza.
VANGELO
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
Il diavolo (la cui etimologia è il greco «diábolos», cioè «colui che divide»), tenta per tre volte di spezzare il legame fra Cristo e il Padre. Messo alla prova, Gesù resiste utilizzando strumenti che sono a disposizione di ciascuno di noi: la conoscenza della Parola e l’onestà nell’applicarla.