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2. introduzioni – 23 MARZO 2025 3ª DOMENICA DI QUARESIMA

23 MARZO 2025

3ª DOMENICA DI QUARESIMA

UN TEMPO PER LA CONVERSIONE

Il miglior modo per non convertirsi è credere di essere «già a posto così». Gli interlocutori di Gesù, nel brano di vangelo di questa domenica, sono sicuri di conoscere già la verità sugli eventi di cronaca cui assistono: qualcuno di colpevole è stato punito. Anche gli Egiziani, nella prima lettura, sono sicuri di poter esercitare indisturbati il loro dominio sugli Israeliti.
Il Signore però non si dimentica degli oppressi e conosce le loro sofferenze (Es 3,7). Per questo, usando le parole di san Paolo: «chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere» (1 Cor 10,12).

PRIMA LETTURA

Io-Sono mi ha mandato a voi.
Il Signore si rivela a Mosè come il Dio che ha pervaso la sua storia ancor prima che egli nascesse. Il bambino «salvato dalle acque» scopre così che la sua esistenza non è stata dominata dal caso, ma è parte integrante di un progetto di salvezza che coinvolge tutto il suo popolo.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 102 (103)

Il Signore è un Dio misericordioso. Egli non si rifiuta all’uomo, ma desidera farsi conoscere e interviene a suo favore.

SECONDA LETTURA

La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.
Essere beneficiari dell’amore di Dio non basta per essere salvi. Tutti noi, in quanto figli, siamo infatti amati dal Padre. In quanto liberi e responsabili, però, siamo anche chiamati a una scelta: rispondere positivamente alla sua proposta di collaborazione o sprecare il nostro tempo a lamentarci.

VANGELO

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Di fronte alla proposta di discussione dei suoi contemporanei, Gesù sembra non cogliere il punto e preoccuparsi di un generico futuro. In realtà però, sono i suoi interlocutori a non curarsi dell’oggi, perdendosi in fatti di cronaca e non interrogandosi sul senso profondo del tempo che stanno vivendo.

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