14 giugno
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO
Gesù, pane di vita
Nei giorni della sua Pasqua e alla viglia della passione e morte Gesù ha fatto agli apostoli il dono dell’Eucaristia. Questa solennità vuole dare importanza e visibilità anche pubblica ed esteriore a questo grande sacramento di cui abbiamo già fatto viva memoria il Giovedì santo. Allora il contesto è stato penitenziale, oggi è gioioso, com’è giusto che sia festeggiare il sacramento centrale della nostra vita di fede, l’anima di ogni fedele e di ogni comunità cristiana.
PRIMA LETTURA
Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.
Gli israeliti nel deserto hanno provato asprezze e prove terribili, tentazione di tornare indietro, desolazione, fame e sete. Dio rende fertile il deserto e lo fa fiorire. L’acqua sgorga dalla roccia, la manna mantiene per 40 anni gli ebrei nel deserto. Ma l’acqua e la manna prefigurano un cibo più misterioso e prodigioso che donerà Gesù.
Dal libro del Deuteronomio. Dt 8,2-3.14b-16a
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 147
Il salmista loda il Signore, che ha dato al popolo ebraico, simboleggiato nella città di Gerusalemme, il privilegio della pace, della sicurezza e la sua parola.
Rit. Loda il Signore, Gerusalemme.
SECONDA LETTURA
Poiché vi è un solo pane, noi siamo benché molti, un solo corpo.
Pochi versetti di Paolo ai Corinzi per ricordare che con l’Eucaristia noi mangiamo lo stesso pane per diventare un corpo solo. Diventiamo infatti «insieme» il corpo di Cristo che è la Chiesa.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. 1Cor 10,16-17
SEQUENZA
La sequenza è facoltativa e si può cantare o recitare anche nella formula breve, a cominciare dalla strofa: Ecco il pane degli angeli.
VANGELO
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
«Come può costui darci la sua carne da mangiare?», dicono gli increduli Giudei.
Ma Gesù è il vero pane di vita, pane disceso dal cielo, pane della vita eterna.
Dal vangelo secondo Giovanni. Gv 6,51-58