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13ª DOMENICA T.O.
(Giornata mondiale per la carità del Papa)
LIBERATI PER LA LIBERTÀ
Nel vangelo di oggi, Gesù compie una scelta, dalla quale deriva la nostra salvezza: non voltare le spalle al progetto del Padre, ma incamminarsi verso Gerusalemme, andando incontro alla croce. Se crediamo davvero che Dio non sia un burattinaio, ma agisca con amore, la scelta è reale e Gesù avrebbe potuto fare diversamente.
Da ciò discende la libertà della nostra scelta. Anche noi, nonostante la possibilità di redenzione aperta e mai chiusa dalla croce e risurrezione di Cristo, possiamo accettare o ripudiare la condizione di discepoli. Con un unico avvertimento: rimanere per sempre indecisi, tenendo un piede nella scarpa del mondo e uno in quella di Dio, equivale a opporre un netto rifiuto.
PRIMA LETTURA
Eliseo si alzò e seguì Elia.
Elia, gettando il proprio mantello addosso a Eliseo, trasmette al giovane discepolo il suo spirito profetico. Quest’ultimo accoglie la nuova vocazione e, nel congedarsi dai suoi cari, inizia già a servire Dio occupandosi dei bisogni del popolo.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 15 (16)
La semplice vicinanza del Signore è sufficiente al credente per ricordarsi che non ha sprecato la sua vita.
SECONDA LETTURA
Siete stati chiamati alla libertà.
Chi è adulto non ha bisogno che gli vengano imposte regole dall’esterno per comportarsi degnamente. Chi è uomo sa governare se stesso, senza essere schiavo dei tiramenti del momento. Chi è cristiano sa fare tutte queste cose e viverle con la libertà dei figli di Dio.
VANGELO
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
Il cammino che Gesù propone richiede una scelta radicale. Non si tratta della radicalità di Giacomo e Giovanni, che vorrebbero dare fuoco a una città solo perché non li ha accolti, ma dell’intransigenza di un amore senza confini, che non pretende di conservare a se stessi nemmeno la propria vita.