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10. Narrazione – 2 t.o. C, 20 gen ’19

LA MOGLIE PERFETTA

Mullah Nasrudin era seduto nel negozio del tè quando arrivò un vicino per parlare con lui.
«Sto per sposarmi, Mullah», gli disse l’amico,
«e sono molto eccitato. Tu non hai mai pensato di sposarti?».

Nasrudin rispose:
«Sì, ci ho pensato. Quand’ero giovane lo desideravo molto.

Volevo trovare la moglie perfetta.
Mi sono messo in viaggio per cercarla e sono andato a Damasco.
Là ho incontrato una bella donna piena di graziagentile e molto spirituale,
ma che non conosceva il mondo.

Allora mi sono rimesso in viaggio e sono andato a Isphahan.
Là ho incontrato una donna che era sia spirituale che mondana,
bella sotto molti punti di vista, ma non riuscivamo a comunicare.

Alla fine sono andato al Cairo e dopo molte ricerche l’ho trovata.
Era profonda di spirito, piena di graziabella sotto tutti i punti di vista,
a suo agio sia nel mondo che nei regni che lo trascendono.
Sentivo di aver trovato la moglie perfetta».

L’amico gli fece un’altra domanda: «Allora perché non l’hai sposata, Mullah?».

«Ahimè» disse Nasrudin scuotendo la testa, «anche lei stava cercando il marito perfetto».

Uno scapolo chiese al computer di trovargli la compagna perfetta:
«Voglio una ragazza piccina e graziosa, che ami gli sport acquatici e le attività di gruppo».
E il computer rispose: «Sposa un pinguino».

Amare significa accogliere un «altro»
con il suo modo di essere, la sua diversità, i suoi difetti,
non la copia di qualche nostro stupido sogno.
Il marito perfetto è quello che non vuole una moglie perfetta.