Per aiutare i nostri piccoli a vivere meglio la Liturgia della Parola
PRIMA LETTURA (Dt 30,10-14)
Mosè risponde a coloro che pensano sia difficile conoscere cosa il Signore desidera da loro. Dio ha parlato e tutti coloro che lo amano con tutta la mente e con il cuore sono certamente in grado di comprendere la sua volontà e di viverla.
* Capire le parole
– Con tutto il cuore e con tutta l’anima. Espressione che indica la totalità della persona, senza condizioni e senza limitazioni. Sempre, dovunque, volentieri.
– La metta in pratica. La Parola di Dio è dono di Dio per l’uomo, che lo rende realizzato e pieno di vita a condizione che venga realizzata dopo essere stata ascoltata e accolta.
SECONDA LETTURA (Col 1,15-20)
I Colossesi, pur avendo accolto il Vangelo, si sono lasciati spaventare dalle credenze sul potere degli spiriti e su ciò che bisogna mangiare o no… Paolo inizia la sua lettera con un inno in cui afferma il potere assoluto di Cristo su tutti gli spiriti e la pacificazione, che Egli ha realizzato sulla croce, di tutto ciò che è della terra con il cielo. I cristiani dunque, nell’uso dei beni terreni e del tempo, sono liberi.
* Capire le parole
– Capo del corpo. Con una metafora mirabile ed efficace Paolo paragona la Chiesa al corpo, di cui Gesù è il capo e ogni battezzato le membra.
– La pienezza. In Gesù è espressa la perfezione fisica, morale e spirituale del mondo creato. Egli è il modello verso cui tende ogni uomo in cammino verso la santità.
VANGELO (Lc 10,25-37)
Gesù è in cammino verso la passione e ha lodato il Padre perché si rivela ai piccoli. La provocazione di un dottore della Legge gli offre la possibilità di tracciare la strada di un vero discepolo: è colui che, dicendo di amare Dio, ha compassione e si prende cura dei fratelli bisognosi di aiuto.
* Capire le parole
– Dottore della Legge. Un uomo colto e rispettabile, studioso dei libri sacri e di altre discipline umane. Costoro venivano consultati anche per dirimere questioni pratiche della vita sociale.
– Samaritano. I samaritani erano in origine parte della grande famiglia del popolo di Israele. Abitando in una regione al confine con popoli pagani e idolatri, ne avevano col tempo assunto usi e pratiche religiose, contaminando la purezza della propria fede. Per questo erano disprezzati e respinti dal resto del popolo ebraico.
PER RIASSUMERE… Ci sono domande vere e domande false. Quelle false vengono usate come auto giustificazione, per non fare il bene già compreso, da chi non cerca una risposta o ha già deciso di non accogliere nessuna risposta che altri possano suggerire. Chi ha domande vere, invece, desidera la risposta, la cerca ed è subito disposto a seguirla. Il Signore Gesù risponde sempre alle domande vere e ci chiede di convertirci.
Le parole da capire sono curate dall’autore del sito liturgico; le parti in corsivo sono un libero adattamento da “Messale delle Domeniche e feste 2019 – LDC”