Per aiutare i nostri piccoli a vivere meglio la Liturgia della Parola
PRIMA LETTURA (At 15,1-2.22-29)
Il Concilio di Gerusalemme traccia una strada fondamentale per l’opera evangelizzatrice della Chiesa in tutti i tempi e in ogni luogo: il Vangelo è capace di incarnarsi in tutte le culture; il Vangelo rende più vere e più belle tutte le culture, aiutandole a liberarsi da tutto ciò che contraddice la verità di Dio e il bene delle persone e dei popoli.
* Capire le parole
– Giudea. Regione nel sud della Palestina, ovvero il Regno di Giuda, in contrapposizione al Regno di Israele, situato nella zona a nord.
– Al di fuori di queste cose necessarie. Delle proibizioni della religione antica imposte ai nuovi fedeli, ci si limita a mantenerne poche: quelle che offenderebbero Dio (idolatria e assenza di pudore) e quelle che, secondo la concezione del tempo, mancherebbero di rispetto allo spirito vitale degli animali sacrificati.
SECONDA LETTURA (Ap 21,10-14.22-23)
La descrizione della Gerusalemme celeste infonde speranza e gioia nei cristiani perseguitati in questo mondo. Le porte ai quattro punti cardinali dicono che tutti i popoli sono chiamati alla salvezza.
* Capire le parole
– Dodici. 12 angeli, 12 nomi, 12 porte, 12 basamenti… Il numero 12 è comune alle tribù di Israele e agli Apostoli, e indica la continuità tra l’antico e il nuovo popolo dell’Alleanza.
– Non vidi alcun tempio. Il nuovo popolo dei credenti non si caratterizza principalmente per “avere” un luogo materiale in cui ritrovarsi, ma essenzialmente per “essere” il tempio santo di Dio. Dio abita nel cuore di ogni suo discepolo.
VANGELO (Gv 14,23-29)
Gesù, rispondendo a Giuda Taddeo, spiega perché non si manifesta al mondo, che vuole un messia potente, ma solo ai discepoli. Non vuole conquistare regni e persone, ma offrire la vita stessa di Dio, attraverso il dono dello Spirito, a tutti coloro che accolgono la sua parola e la vivono. Per questo anche la pace che egli offre è diversa e nuova.
* Capire le parole
– Prenderemo dimora. Se uno crede in Gesù in quanto Figlio e inviato di Dio, Lui e il Padre già abitano nel suo animo.
– Paràclito. Parola greca che significa letteralmente “avvocato”, qui nel senso di “difensore”: lo Spirito Santo ha funzione di suggerirci le cose giuste da dire e ci difende al cospetto del Padre.
PER RIASSUMERE… Nelle domeniche che seguono la festa della Pasqua le letture ci mostrano come alcuni uomini e donne hanno creduto in Gesù Risorto: anche noi possiamo credere come loro. E ci mostrano che Gesù ci dona il suo Santo Spirito: anche noi possiamo amare e amarci come ci ama Lui.
Le parole da capire sono curate dall’autore del sito liturgico; le parti in corsivo sono un libero adattamento da “Messale delle Domeniche e feste 2019 – LDC”